PEC obbligatoria per infermieri: perché rischio la sospensione?
La PEC è obbligatoria per gli infermieri, dal lontano 2009, dove con il comma 7 dell’art.16 della Legge 2/2009 si sanciva l’obbligo a tutti i professionisti di comunicare al proprio Ordine un indirizzo di posta elettronica certificata.
Obbligo disatteso fino ad oggi ma per poco ancora, visto che, se verrà definitivamente approvato il Decreto Legge Semplificazione, che ricordiamo sarà approvato solo dopo discussione in parlamento, lo Stato introdurrà sanzioni pesantissime per chi non adempie entro trenta giorni dalla notifica dell’Ordine che, in caso di ulteriore omissione della PEC obbligatoria, sarà obbligato a sospendere l’infermiere.
Ad oggi, moltissimi infermieri non ne possiedono una nonostante la PEC obbligatoria per gli infermieri è una norma legislativa da più di dieci anni ed è per questo che moltissimi OPI e sindacati stanno, dovrebbero, o lo faranno a breve, ricordando ai propri iscritti di ottemperare a questa indicazione per non doverli costringere con le maniere forti segnalate nella bozza di legge:
“Il professionista che non comunica il proprio domicilio digitale all’albo o elenco di cui al comma 7 è obbligatoriamente soggetto a diffida ad adempiere, entro trenta giorni, da parte del Collegio o Ordine di appartenenza. In caso di mancata ottemperanza alla diffida, il Collegio o Ordine di appartenenza commina la sanzione della sospensione dal relativo albo o elenco fino alla comunicazione dello stesso domicilio”
Bozza DL Semplificazione
Cosa è la PEC?
La Posta Elettronica Certificata, rispetto a un normale indirizzo email, ha delle caratteristiche peculiari che ne giustificano l’introduzione nel mondo del lavoro e della Pubblica Amministrazione:
- consente di inviare e ricevere comunicazioni con valore legale, equiparabile a ricevere una raccomandata con ricevuta di ritorno;
- attesta al di fuori di ogni dubbio il possessore della PEC;
- garantisce l’avvenuta spedizione e la consegna (o non consegna);
- che il messaggio non è stato modificato e che la data d’invio o ricezione siano effettivamente quelli indicati;
- costituisce prova legale in caso di controversie.
L’infermiere
Il manuale, giunto alla X edizione, costituisce un completo e indispensabile strumento di preparazione sia ai concorsi pubblici sia all’esercizio della professione di infermiere. Con un taglio teorico-pratico affronta in modo ampio ed esaustivo tutte le problematiche presenti. La prima parte concettuale ricostruisce l’organizzazione del mercato sanitario e affronta gli elementi tipici del processo di professionalizzazione dell’infermiere, a seguito delle novità della Legge Lorenzin n. 3/2018. La stessa parte evidenzia gli aspetti innovativi della professione avendo cura di offrire al lettore un’ampia panoramica sulle teorie del Nursing e l’utilizzo dei nuovi strumenti operativi. Al termine di ogni capitolo, test di verifica e risposte commentate permettono di verificare il grado di preparazione raggiunto e di allenarsi in vista delle prove concorsuali. La seconda parte applicativa prevede l’adozione di casi clinici quale strumento di attuazione della teoria alle procedure tipiche dell’assistenza infermieristica di base, specialistica e pre e post procedure diagnostiche, presentandosi come un validissimo supporto tecnico e metodologico all’esercizio della professione. Il manuale risulta essere uno strumento prezioso sia per lo studente sia per chi già opera nelle strutture sanitarie, in quanto offre al lettore la possibilità di valutare passo a passo le conoscenze acquisite attraverso la risoluzione dei test di verifica presenti alla fine di ogni capitolo e l’analisi motivata delle risposte. Nella sezione online su www.maggiolieditore.it, accessibile seguendo le istruzioni riportate in fondo al volume, saranno disponibili eventuali aggiornamenti normativi. Cristina FabbriLaurea magistrale in Scienze infermieristiche e ostetriche. Laureata in Sociologia, Professore a contratto di Infermieristica, Università degli Studi di Bologna, corso di Laurea in Infermieristica-Cesena. Dirigente Professioni sanitarie Direzione Infermieristica e Tecnica Azienda USL Romagna, ambito Ravenna.Marilena MontaltiInfermiere, Dottoressa in Scienze infermieristiche e ostetriche. Master II livello in Ricerca clinica ed epidemiologia, prof. a.c. C. di Laurea in infermieristica, Università di Bologna. Responsabile Infermieristico Dipartimento Internistico, Azienda della Romagna Ambito di Rimini.
Marilena Montalti, Cristina Fabbri | 2020 Maggioli Editore
34.00 € 27.20 €
Cosa è il Domicilio Digitale?
Con Domicilio Digitale si intende la registrazione della PEC in un apposito elenco chiamato INI-PEC, l’indice degli indirizzi di posta elettronica certificata (PEC) delle Imprese e dei Professionisti sul territorio italiano, e che avviene attraverso la comunicazione dell’indirizzo all’Ordine di competenza.
Cosa fare per avere una PEC?
La quasi totalità degli Ordini Provinciali degli Infermieri offre gratuitamente un indirizzo di posta elettronica certificata ai propri iscritti, quindi per averne una basta contattare il proprio OPI, o visitarne il sito, per richiedere la propria PEC gratuita e le istruzioni per segnalarla (le due cose non sono sempre automatiche). Per quei pochi sfortunati colleghi che appartengono ad un OPI che non garantisce questo servizio consigliamo invece di informarsi presso PosteItaliane o privati come Aruba o Legalmail che offrono questo servizio a prezzi abbastanza contenuti.
Autore: Dario Tobruk (Facebook, Twitter)
Fonti:
- Corriere Economia (Bozza Decreto Semplificazione)
- Ministero dello Sviluppo Economico INI-PEC
- Legge 28 gennaio 2009, n. 2
Leggi anche:
Legge 1 febbraio 2006 n. 43: Obbligo di iscrizione all’Albo e Ordine degli Infermieri
Foto di Gerd Altmann da Pixabay
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