La filosofia come immaginavamo è quella preannunciata d’implementare l’acquisizione di vaccini, di allargare i siti vaccinali e coinvolgere il maggior numero di vaccinatori possibile senza andare ad intaccare le risorse del SSN, peraltro già coinvolte nella prima fase. Tre sono i punti strategici:
- approvvigionamento/distribuzione;
- monitoraggio dei fabbisogni;
- capillarizzazione della somministrazione.
Dovrebbero garantire progressivamente di passare dalle attuali 170.000 alle 500.000 somministrazioni giornaliere e di vaccinare l’80% della popolazione entro settembre. Il punto che interessa maggiormente gli Infermieri è la “Capillarizzazione della Somministrazione”.
Grossi numeri ma di infermieri nemmeno a parlarne
Il coinvolgimento di tanti professionisti medici, specializzandi, specialisti, odontoiatri e farmacisti: 44.000 i Medici di medicina generale, 60.000 Odontoiatri, 23.000 specializzandi, addirittura i Medici delle Federazioni medico sportive del Coni, anche i Medici del Lavoro ed infine i Farmacisti. Infermieri neanche nominati!
Scarica la presentazione del nuovo Piano Vaccinale e verifica la quasi assenza degli infermieri
Siti vaccinali
Strutture sanitarie (quelle già attive), caserme, palestre, siti produzione, Scuole, la CEI, la CRI, e altre associazioni volontariato. Questo il breve passaggio nel quale gli Infermieri (ma anche i medici) saranno chiamati per la prosecuzione e ove necessario e a chiamata da affiancare ai pochissimi 1708 già operativi: ”Con la prosecuzione, ove necessario, dell’assunzione di medici e infermieri a chiamata, che si aggiungeranno agli attuali 1.708* ad oggi già operativi”.
Ti stati perdendo i nostri migliori articoli? Perché non iscriversi alla nostra Newsletter?
Ogni settimana riceverai i migliori contenuti e articoli scientifici che abbiamo scritto per voi. In più tanti contenuti esclusivi che stiamo preparando per gli abbonati alla newsletter come interviste, podcast, estratti libri, ecc…
Infermieri e politica sanitaria: delusione e rammarico
Appare evidente a tutti lo scarsissimo potere di concertazione della categoria infermieristica a livello di politica sanitaria, ma anche la scarsa considerazione tra le professioni in grado di contribuire in maniera determinante alla Campagna. Siamo rammaricati e delusi.
Inutile dire che le responsabilità sono molteplici e tra queste anche una professione incapace di rendere visibile a tutti il proprio contributo chiusa in se stessa. Non ce la prendiamo con nessuno per favore, ma solo con noi stessi!
Contribuiremo come abbiamo sempre fatto, anonimamente e silenziosamente, sottopagati e in numero esiguo, ma almeno questa volta che la lezione serva a qualcosa.
E’ tempo di reagire e far sentire almeno il peso dei numeri!
Autore: Gaetano Romigi
Professione infermiere: alle soglie del XXI secolo
La maggior parte dei libri di storia infermieristica si ferma alla prima metà del ventesimo secolo, trascurando di fatto situazioni, avvenimenti ed episodi accaduti in tempi a noi più vicini; si tratta di una lacuna da colmare perché proprio nel passaggio al nuovo millennio la professione infermieristica italiana ha vissuto una fase cruciale della sua evoluzione, documentata da un’intensa produzione normativa. Infatti, l’evoluzione storica dell’infermieristica in Italia ha subìto un’improvvisa e importante accelerazione a partire dagli anni 90: il passaggio dell’istruzione all’università, l’approvazione del profilo professionale e l’abolizione del mansionario sono soltanto alcuni dei processi e degli avvenimenti che hanno rapidamente cambiato il volto della professione. Ma come si è arrivati a tali risultati? Gli autori sono convinti che per capire la storia non basta interpretare leggi e ordinamenti e per questa ragione hanno voluto esplorare le esperienze di coloro che hanno avuto un ruolo significativo per lo sviluppo della professione infermieristica nel periodo esaminato: rappresentanti di organismi istituzionali e di associazioni, formatori, studiosi di storia della professione, infermieri manager. Il filo conduttore del libro è lo sviluppo del processo di professionalizzazione dell’infermiere. Alcune domande importanti sono gli stessi autori a sollevarle nelle conclusioni. Tra queste, spicca il problema dell’autonomia professionale: essa è sancita sul terreno giuridico dalle norme emanate nel periodo considerato, ma in che misura e in quali forme si realizza nei luoghi di lavoro, nella pratica dei professionisti? E, inoltre, come si riflettono i cambiamenti, di cui gli infermieri sono stati protagonisti, sul sistema sanitario del Paese? Il libro testimonia che la professione è cambiata ed è cresciuta, ma che c’è ancora molto lavoro da fare. Coltivare questa crescita è una responsabilità delle nuove generazioni. Le voci del libro: Odilia D’Avella, Emma Carli, Annalisa Silvestro, Gennaro Roc- co, Stefania Gastaldi, Maria Grazia De Marinis, Paola Binetti, Rosaria Alvaro, Luisa Saiani, Paolo Chiari, Edoardo Manzoni, Paolo Carlo Motta, Duilio Fiorenzo Manara, Barbara Man- giacavalli, Cleopatra Ferri, Daniele Rodriguez, Giannantonio Barbieri, Patrizia Taddia, Teresa Petrangolini, Maria Santina Bonardi, Elio Drigo, Maria Gabriella De Togni, Carla Collicelli, Mario Schiavon, Roberta Mazzoni, Grazia Monti, Maristella Mencucci, Maria Piro, Antonella Santullo. Gli Autori Caterina Galletti, infermiere e pedagogista, corso di laurea magistrale in Scienze infermieristiche e ostetriche dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, Roma.Loredana Gamberoni, infermiere, coordinatore del corso di laurea specialistica/ magistrale dal 2004 al 2012 presso l’Università di Ferrara, sociologo dirigente della formazione aziendale dell’Aou di Ferrara fino al 2010. Attualmente professore a contratto di Sociologia delle reti di comunità all’Università di Ferrara.Giuseppe Marmo, infermiere, coordinatore didattico del corso di laurea specialistica/ magistrale in Scienze infermieristiche e ostetriche dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, sede formativa Ospedale Cottolengo di Torino fino al 2016.Emma Martellotti, giornalista, capo Ufficio stampa e comunicazione della Federazione nazionale dei Collegi Ipasvi dal 1992 al 2014.
Caterina Galletti, Loredana Gamberoni, Giuseppe Marmo, Emma Martellotti | 2017 Maggioli Editore
Scrivi un commento
Accedi per poter inserire un commento