Posizionamento Catetere Venoso Centrale: guida per l’infermiere

Dario Tobruk 10/11/20
In questo articolo vogliamo definire una guida semplice, passo per passo, per aiutare l’infermiere che deve assistere il medico quando è necessario posizionare un catetere venoso centrale. 

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Il catetere venoso centrale cos’è e chi lo posiziona?

Il Catetere Venoso Centrale (CVC) è un dispositivo di accesso venoso centrale che permette di accedere ai vasi sanguigni venosi di calibro maggiore rispetto ai cateteri venosi periferici. La loro funzione è quella di permettere la somministrazione di farmaci ad alti flussi e/o che non possono essere somministrati per vie periferiche perché ulceranti o comunque flebogeni.

Il catetere venoso centrale è di norma posizionato dal medico con l’assistenza dell’infermiere. Alcuni infermieri formati e inseriti in PICC team con lunga esperienza clinica, possono in alcune realtà posizionarli, seppure il PICC team è specializzato nell’introduzione di device di cateterismo centrale ad introduzione periferica.

Il CVC è principalmente introdotto in tre grandi vene: giugulare, succlavia e femorale. In base al sito d’inserzione è necessario prevedere un’adeguata lunghezza del device e verificare anche le disposizioni in ordine di calibro in Fr.

Guida passo per passo al posizionamento del catetere venoso centrale per l’infermiere

Il catetere venoso centrale va posizionato in luogo sterile, con la possibilità di monitoraggio intensivo, personale adeguato in numero, esperienza e competenze in area critica e terapia intensiva.

Preparazione al posizionamento del CVC

È raccomandato che, nei luoghi in cui si inseriscano dispositivi centrali, la procedura sia protocollata e sorretta da check list rigorose e che vi siano dedicati carrelli standardizzati con tutto il materiale necessario.

Individuato il paziente è necessario verificare la presenza di esami ematici, soprattutto i valori della coagulazione e se fuori range segnalare al medico.

La prima cosa da fare è quella di informare il paziente e ottenere da lui, dopo aver descritto la procedura e il rapporto rischio/beneficio, il consenso informato . La necessità di questo consenso decade in caso di emergenza.

Ispezionare la cute del paziente dove prevista l’inserzione del CVC, se necessario provvedere a tricotomia. In seguito eseguire igiene della cute.

Preparare almeno una linea infusionale defluita con soluzione fisiologica ed eventuali dispositivi pronti come rubinetti o rampe, valvole anti reflusso. Assicurarli in ambiente asettico.

Preparazione del materiale necessario

  • Disinfettanti:
    • clorexidina 2%
    • betadine
  • Materiale sterile:
    • telino sterile possibilmente con finestra
    • guanti sterili
    • camice sterile
    • garze sterili
  • Kit CVC secondo punto d’inserzione (verificare la presenza del materiale altrimenti compensare ulteriormente):
    • CVC di lunghezza, calibro e numeri di lumi previsti, il più comune è a tre lumi, 16 cm di lunghezza e di calibro 7 Fr
    • Guida metallica
    • Ago introduttore 18G (nei kit avanzati si presenta come una linea a Y oppure singolo contrassegnato dal colore rosa)
    • Dilatatore ( alle volte con linea infusionale)
    • Siringhe strumentali o preriempite:
      • siringa di 5/3 ml con lidocaina e ago di piccolo calibro (22/23G) per anestesia locale
      • Varie siringhe di 10 ml con soluzione fisiologica e aghi di 22G
      • siringa di 10 ml per ago introduttore
    • Materiale chirurgico:
      • filo di sutura
      • bisturi
      • ferro porta aghi
      • garze sterili
  • Materiale per medicazione:
    • Garze sterili
    • soluzione fisiologica
    • guanti sterili
    • medicazioni in poliuretano tipo Tegaderm o cerotto medico e garze sterili.
  • Opzionale: materiale per inserimento CVC ecoguidato
    • ecografo con sonda piatta
    • coprisonda sterile
    • gel per ecografo sterile
  • Altro materiale utile:
    • traverso monouso
    • carrello servitore
    • bowl o contenitori sterili per liquidi
    • fiale di lidocaina se non presenti siringhe preriempite
Kit catetere venoso centrale - Clinical_Cases, CC BY-SA 2.5, via Wikimedia Commons
Kit catetere venoso centrale – Clinical_Cases, CC BY-SA 2.5, via Wikimedia Commons

Procedura video dell’inserimento del catetere venoso centrale

prima di spiegare nel dettaglio tutti i passi, mostriamo questo esemplificativo. È in inglese ma estremamente chiarificatore:

 

Posizionamento del paziente

  • Assicurarsi che il paziente sia informato e compliante.
  • Posizionare il paziente supino, rimuovere il cuscino, assicurarsi l’assenza di monili e collane del pz.
  • Utile posizionare un traverso monouso tra le spalle e dietro il capo del pz per evitare di sporcare e comportare inutili procedure d’igiene.
  • Verificare tricotomia.
  • Se non già in atto, applicare monitoraggio del paziente: ECG per monitorare soprattutto frequenza cardiaca ed extrasistoli e PV quali pressione arteriosa, frequenza respiratoriasaturazione periferica (SpO2):
    • Le competenze dell’infermiere oltre all’assistenza al medico sono quelle di tranquillizzare il paziente, monitorare i segni vitali e mantenerlo fermo
  • Se possibile piegare la testa controlateralmente al punto d’inserzione scelto.
  • Se tollerato dal paziente, possibile in base al quadro clinico, o non controindicato, posizionare il paziente in lieve trendelenburg (favorisce il riempimento delle grosse vene del capo e riduce i rischi di embolia gassosa).

Procedure di preparazione al posizionamento del CVC

  • Se previsto allestire l’ecografo con sonda piatta e coperta da coprisonda sterile e gel per ecografi monouso sterile.
  • Preparare il campo sterile:
    • dispiegare su un carrello servitore (igienizzato e dinsfettato) il kit per CVC, verificare la presenza di tutto il materiale necessario, in assenza compensare dal carrello dedicato o magazzino.
  • Disinfettare la zona della cute del paziente con clorexidina al 2% e lasciarlo asciugare completamente.

Procedura d’inserimento del catetere venoso centrale con ruolo dell’infermiere passo per passo

La seguente procedura ha il solo scopo didattico di mostrare come l’infermiere deve sincronizzarsi con il medico per il successo della procedura d’inserzione del catetere venoso centrale. La procedura nell’effettivo dipenderà dalle migliori linee guida, dai protocolli dell’azienda, usi e costumi dell’unità operativa e dalle scelte personali del medico. Riferirsi al proprio contesto locale e utilizzare questo esempio solo per comprendere il razionale su cui si basa il ruolo infermieristico.

  1. La zona e la vena da incannulare è stata individuata, il sito è stato tricotomizzato e disinfettato, il paziente è posizionato e pronto.
  2. Posizionare telino sterile lasciando scoperta solo la zona d’inserzione attraverso la finestra.
  3. Porgere se non presente siringa preriempita: siringa 5 ml, ago 23G e fiala di lidocaina per eseguire anestesia locale.
  4. Siringa esploratrice: in base alla tecnica usata  e al materiale presente porgere siringa 5 ml con ago introduttore rosa o prima siringa 5ml con ago 22/23G. Quando defluirà sangue in siringa si procederà.
  5. Guida metallica: il medico avrà sotto mano la guida metallica che introduce nel torrente venoso attraverso il lume dell’ago introduttore.
  6. Se lo considera necessario il medico esegue un breve taglio sul punto d’inserzione con il bisturi. Verificare se necessario porgere garze sterili per ripulire dal sangue campo operatorio.
  7. Il medico userà l’introduttore per allargare l’exit-site introducendolo all’interno del vaso, poi verrà rimosso dalla guida metallica. Verificare se necessario porgere garze sterili per ripulire dal sangue campo operatorio.
  8. Inserzione del CVC: sempre attraverso la guida metallica, verrà introdotto il catetere all’interno del vaso lasciando solo pochi cm al di fuori dell’exit-site. In questa fase l’infermiere deve monitorare attentamente l’ECG poiché eventuali extrasistoli possono giustificare la presenza del CVC in atrio destro o in terzo superiore avanzato della vena centrale.
  9. Si rimuove la guida metallica, verificando che defluisca sangue nel lume. Porgere valvola antireflusso se non ha disposizione. Poi il medico effettuerà washing con siringa 10 ml, porgere il necessario.
  10. Per stabilizzare il CVC il medico eseguirà due punti di sutura fissando il raccordo dei tre lumi sulla cute del paziente, se non già fatto porgere il necessario per anestesia locale. Verificare la presenza del materiale chirurgico come descritto.
  11. Medicazione del sito: a questo punto l’infermiere si occuperà di disinfettare la zona secondo linee guida e in base al livello di sanguinamento optare per medicazione trasparente in poliuiretano tipo Tegaderm o garze sterili e cerotto medico sterile per medicazione occlusiva se ancora sanguinamento abbondante. Una o l’altra opzione comportano diverse frequenze di cambio medicazione, vedi protocollo della propria azienda.
  12. Washing delle linee infusionali: eseguire attraverso valvole anti-reflusso washing dei lumi con tecnica pulsata o eparinare se previsto dal proprio protocollo. Ricorda di non portare lo stantuffo a fine corsa ma di fermarsi ad 1 ml per evitare il reflusso di sangue nel lume, aumentandone il rischio di occlusione. Se prevista collegare linee infusionali come da prescrizioni farmacologiche.
  13. Riposizionare il paziente secondo principio di massimo comfort, verificare i parametri vitali, segnalando anomalie.
  14. Smaltire il materiale: prestare attenzione nello smaltimento dei taglienti e nel material infetto.
  15. Registrare e documentare la procedura
  16. Programmare a breve e medio periodo:
    1. monitoraggio del paziente: pv, comfort, dolore, segni di complicanze
    2. funzionalità del CVC: frequenza del cambio medicazioni, di washing, verifica della pervietà.

 

Autore: Dario Tobruk (FacebookTwitter)

Fonti:

Immagine di copertina:

BruceBlaus. When using this image in external sources it can be cited as:Blausen.com staff (2014). “Medical gallery of Blausen Medical 2014”. WikiJournal of Medicine 1 (2). DOI:10.15347/wjm/2014.010. ISSN 2002-4436., CC BY 3.0, via Wikimedia Commons

Dario Tobruk

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