Malgrado la fase analitica non ne sia scevra, la maggioranza degli errori in medicina di laboratorio si concentrano in attività che precedono l’analisi dei campioni.
Il Prelievo Venoso Periferico: differenze tra Vacutainer & Butterfly
di Capaldo Domenico, Faccì Giuliano, Orelli Simone, Carnevale Rita.
Materiali e Metodi.
Al fine di analizzare gli errori nella fase pre-analitica è stato sottoposto ad un campione di 100 infermieri dell’ospedale “A. Fiorini” di Terracina, un questionario elaborato sulla base delle linee guida; composto da 10 domande che analizzano in ogni parte la procedura del prelievo venoso.
Nella seconda parte dello studio abbiamo verificato in che misura i due sistemi (Butterfly e Vacutainer) possano influire sul dato finale laboratoristico ed in seguito abbiamo confrontato i valori degli esami ematici.
Sono stati arruolati 45 volontari, 15 uomini e 30 donne con età media di 24 anni. Sono stati esclusi soggetti affetti da qualsiasi patologia, fumatori, con BMI > 25 Kg/m2. I prelievi ematici sono stati effettuati tra le ore 8 e le 12, la temperatura della sala prelievi era costante (21°-25 ° C) e i volontari sono stati precedentemente informati di
recarsi in laboratorio a digiuno.
Su ogni singolo soggetto sono stati utilizzati i due presidi contemporaneamente e su siti anatomici diversi prelevando le provette nel seguente ordine: Coagulazione, Emocromo e Siero.
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Analisi e statistica
I dati ottenuti sono stati confrontati usando il con-chi-quadro, analisi della contingenza o analisi unidirezionale della varianza (ANOVA). Un valore p<0,05 è stato considerato statisticamente significativo. L’elaborazione dei dati è stata eseguita utilizzando il software Sigma Stat. Lo studio è stato condotto secondo i principi della Dichiarazione di Helsinki.
Risultati
Nella prima parte della ricerca definita “valutazione delle tecniche del prelievo venoso nel personale infermieristico” è stato somministrato un questionario a 100 infermieri dell’ospedale “A.Fiorini” di Terracina per valutare le conoscenze e le competenze da parte degli stessi nell’effettuare il prelievo venoso.
Nella seconda fase dello studio sono emerse delle differenze legate al tipo di presidio utilizzato; nello specifico il valore delle piastrine, del potassio, del sodio e della percentuale del tempo di protrombina hanno evidenziato un risultato significativo con il sistema Vacutainer.
Conclusioni
Questa significatività sembra essere legata alla presenza del raccordo nel sistema Butterfly, che, a causa della presenza di aria (circa 1 ml) riduce la quantità di sangue all’interno della provetta, alterando i valori della coagulazione, in particolar modo dell’INR.
Un altro fattore che potrebbe influenzare i risultati delle provette successive alla prima è dato dal ristagno ematico presente nel raccordo. Nonostante i limiti della ricerca speriamo che questo lavoro possa essere uno spunto per ulteriori verifiche, in modo tale che le ricerca infermieristica possa migliorare ulteriormente l’assistenza.
Autori:
- Capaldo Domenico, Carnevale Rita (Department of Medico-Surgical Sciences and Biotechnologies, Sapienza University of Rome, Polo Pontino, Terracina, Latina, Italy)
- Faccì Giuliano (Department of clinical pathology, “A. Fiorini” Hospital, Terracina, Latina, Italy)
- Orelli Simone (Department of radiological, Oncological and Anatomo-Pathological Sciences, Sapienza University of Rome, Italy)
Fonti e approfondimenti:
Leggi anche:
https://www.dimensioneinfermiere.it/diventare-infermiere-prelevatore/
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