Le condizioni operative nel pronto soccorso dell’ospedale Galliera, più volte denunciate da Fp Cgil Genova e Uil Fpl Genova, sono ormai ritenute insostenibili. La situazione ha spinto il personale infermieristico a prendere una posizione drastica: avanzare ufficialmente la richiesta di trasferimento in blocco ad altri servizi.
Con una lettera firmata da 41 dei 43 operatori, datata 3 gennaio 2025 e indirizzata alla direzione generale, gli infermieri hanno espresso il loro disagio. Si tratta di professionisti altamente qualificati, con esperienza pluridecennale e in possesso delle certificazioni regionali necessarie per svolgere attività di triage, senza le quali il pronto soccorso non potrebbe operare. Inoltre, hanno ricevuto la formazione richiesta per il progetto sperimentale See and Treat, avviato da tre mesi come unico esempio in Liguria, che consente la presa in carico completa del paziente, dall’accettazione alle dimissioni per determinati casi clinici.
Nella lettera, i sindacati sottolineano che il personale è ormai allo stremo, impossibilitato a far fronte alle criticità quotidiane. Per ragioni deontologiche ed etiche, denunciano con forza il disagio vissuto, sollecitando un intervento urgente per garantire la continuità del servizio e il rispetto dei diritti dei pazienti.
La direzione dell’ospedale ha risposto evidenziando le misure adottate per affrontare la crisi di organico. In particolare, sono state avviate le assunzioni di 43 infermieri a tempo indeterminato dalla graduatoria metropolitana e di 22 unità a tempo determinato, con l’obiettivo di colmare le carenze. Entro febbraio, l’ente prevede di raggiungere una dotazione organica di 660 unità. Inoltre, dal 15 febbraio prenderanno il via i lavori di ampliamento del pronto soccorso, volti a migliorare i percorsi dei pazienti all’interno della struttura.
Il Movimento 5 Stelle ha espresso solidarietà agli infermieri, ribadendo di aver più volte segnalato le difficili condizioni di lavoro all’interno dell’ospedale. Stefano Giordano, capogruppo regionale M5S, ha dichiarato: “Comprendiamo le ragioni della richiesta di trasferimento, anche se ci rammarica la possibile perdita di professionisti con esperienza pluridecennale e qualifiche fondamentali per il pronto soccorso. Siamo disponibili a collaborare per trovare soluzioni, partendo dal rispetto del DL81 e dal riconoscimento di retribuzioni adeguate per chi opera nella medicina d’urgenza”.
Critiche arrivano anche da Azione, con Raffaele Griffo, Chiara Lastrico e Cristina Lodi, che contestano la strategia dell’ospedale:
“Sostituire il personale con nuovi assunti non è una soluzione adeguata. L’esperienza e la formazione specifica richieste in pronto soccorso non possono essere garantite da neo-laureati privi della preparazione necessaria a gestire le emergenze. La denuncia degli infermieri è un segnale d’allarme per tutto il sistema sanitario, che deve essere riorganizzato sia a livello ospedaliero che territoriale” (VEDI Genova24).
Il dibattito è ormai acceso, e il rischio di perdere un numero significativo di infermieri esperti rappresenta una sfida per il sistema sanitario locale, già in difficoltà nel garantire cure tempestive e adeguate ai cittadini.
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