Continuano le difficoltà nei pronto soccorso della Liguria, con pochi reparti in condizioni normali e molti sovraffollati. A Genova, ieri, il Gaslini risultava affollato, mentre Galliera, San Martino e Villa Scassi erano classificati come molto affollati, secondo i dati del portale pslive.
L’assessore alla Sanità, Massimo Nicolò, ha spiegato (VEDI Genova Today) che l’aumento degli accessi è legato al picco influenzale imminente. “La Liguria è tra le regioni con la maggiore incidenza, seconda solo alla Sardegna. Questo scenario, seppur critico, rientra nella normalità degli anni precedenti”. Nicolò ha ribadito l’importanza di riorganizzare l’assistenza sanitaria territoriale, con un ruolo centrale degli Influenza Point e delle future Case di Comunità.
Stefano Giordano, capogruppo regionale del M5S, ha denunciato una gestione inadeguata dell’emergenza influenzale. “Il picco influenzale durante le festività è una realtà nota e prevedibile. La mancanza di preparazione della Regione ha portato a pronto soccorso intasati e a guardie mediche insufficienti”.
Giordano ha riportato situazioni drammatiche: 400 persone tra pazienti in barella e in attesa nei tre pronto soccorso genovesi; utilizzo improprio di spazi come la “camera calda” al Galliera; carenza cronica di personale, con ogni infermiere che deve gestire dai 22 ai 25 pazienti; solo 4 poli di guardia medica attivi su 19.
“È inaccettabile che i pazienti vengano parcheggiati in aree inidonee e che il personale sanitario lavori in condizioni di stress continuo. Denuncerò il mancato rispetto delle norme di sicurezza agli organi competenti”, ha dichiarato Giordano.
Infine, Giordano ha lanciato un appello: “La Regione deve pianificare le emergenze con almeno due mesi di anticipo e garantire risorse adeguate. Un sistema sanitario efficiente richiede personale sufficiente, spazi adeguati e attrezzature idonee. Prima di investire in eventi, è necessario prioritizzare le esigenze degli ospedali“.
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