In America autorizzata la quarta dose del vaccino per gli over50
La Fda, l’ente istituzionale che gestisce e certifica i farmaci negli USA, ha da poco autorizzato e raccomandato la somministrazione della quarta dose del vaccino (o anche chiamato “secondo booster“) almeno 4 mesi dopo la precedente iniezione, oltre che ai pazienti fragili, anche per le persone che hanno più di 50 anni.
Le prove dell’efficacia della quarta dose si basano sui dati raccolti in Israele, pioniere mondiale nella campagna vaccinale, dove si evidenziano l’assenza di effetti degni di rilievo e un ritorno del livello degli anticorpi prossimo a quello della terza dose dopo somministrazione del secondo booster.
Gli studi pubblicati segnalano che il vaccino è particolarmente utile al di sopra di una certa età e in caso di patologie pregresse.
Quarta dose anche in Italia?
Per quanto riguarda il nostro continente, la somministrazione della quarta dose è ancora oggetto di dibattito scientifico, ma se l’obbligo non è stato esteso ai sanitari, è sicuramente raccomandato per gli immunocompromessi e i pazienti più fragili.
Attualmente l’Ema, a differenza della sua controparte americana, non autorizza l’estensione della quarta dose a tutti in quanto afferma l’assenza di prove di efficacia valide al di fuori di ogni dubbio.
Dall’altro canto, a metà marzo, il ministro Speranza ha confermato che non verrà preclusa la possibilità di estendere l’obbligo vaccinale almeno ai 50enni italiani, oltre che ai pazienti fragili, se ciò venisse confermato da ricerche e studi in futuro.
Questo comporta ancora una lunga attesa per poter confermare o smentire la possibilità di una quarta dose anche in Italia, che sia solo a pochi pazienti, a tutti gli over50, ai sanitari o addirittura a tutta la popolazione. Nel frattempo il consiglio è sempre lo stesso, mascherine, distanziamento e per chi non l’avesse ancora fatto…vaccinarsi!
Autore: Dario Tobruk
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