Rianimò giocatore in arresto cardiaco, encomio per l’arbitro-infermiere

Era lo scorso 8 maggio quando l’arbitro siracusano di Serie D Fabio Franzò (27 anni), mentre dirigeva una partita di calcio tra Casertana e Rotonda, si rese conto di dover intervenire in modo deciso e professionale.

L’emergenza

No, purtroppo non c’era un calcio di rigore da assegnare o un cartellino da dover sventolare in uno dei momenti topici del match: il portiere 22 enne del Rotonda, Vladislav Kapustinis, dopo un violento scontro di gioco aveva perso i sensi e non respirava più.

Franzò, che nella vita è un infermiere di sala operatoria, non ci ha pensato nemmeno un secondo: capendo subito la gravità della situazione ha svestito i panni del direttore di gara per indossare quelli del professionista sanitario. E il suo intervento è stato risolutivo.

L’istinto

“Lavoro in sala operatoria e sono abituato a questi episodi. Vedendo che non riprendeva conoscenza, ho temuto il peggio e ho cominciato le manovre di rianimazione. L’istinto mi ha portato subito a mettermi a disposizione. Non è stato soltanto merito mio, tutti hanno dato un contributo: l’unione fa la forza.

Non so se ci sia stato effettivamente l’arresto cardiaco, ma su quello respiratorio non ho dubbi e ha rischiato tantissimo. Senza assistenza non ci sarebbe stato un buon epilogo ha spiegato l’arbitro-infermiere alla trasmissione ‘Zona Rossoblù’.

L’encomio

Nella mattinata di venerdì 31 maggio, il giovane è stato ricevuto nella sala Caracciolo del palazzo di Città per ricevere un encomio.

Ad accoglierlo c’era il primo cittadino di Siracusa Francesco Italia che, come riportato dalla Gazzetta del Sud, ha spiegato: “Ho fatto preparare per lui una targa, in segno di riconoscenza. Ha dimostrato prontezza di spirito e grande professionalità, in una situazione certamente difficile, e senza avere a disposizione sul momento gli strumenti medicali adatti”.

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Alessio Biondino

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