Come riconoscere una tachicardia ventricolare all’elettrocardiogramma?

Dario Tobruk 02/11/22

Cosa è la tachicardia ventricolare?

Quali sono le cause della tachicardia ventricolare?

Cosa fare con il paziente in tachicardia ventricolare all’ECG?

Come riconoscere la tachicardia ventricolare all’ECG?

Riconoscere la tachicardia ventricolare all’ECG è facile, anche se paradossalmente è una delle aritmie cardiache più pericolose per la vita dei pazienti. In questo articolo mostreremo quali sono i segni di TV nell’elettrocardiogramma che confermano questa grave urgenza clinica.

Indice

Cosa è la tachicardia ventricolare?

  • monomorfa: se complessi regolari e simili tra di loro, manifestano un unico e singolo focus ectopico;
  • polimorfa: se complessi differenti e variabili per morfologia, quando i foci sono distribuiti in più punti del ventricolo
  • non sostenuta: se l’aritmia dura meno di 30 secondi;
  • sostenuta: se l’aritmia perdura per più di 30 secondi;
  • con polso: quando le particolari condizioni della TV garantiscono una pompa cardiaca sufficientemente efficace per sostenere l’organismo, manifestando coscienza e sintomi più o meno gravi;
  • senza polso: quando al contrario di quest’ultima, la gittata cardiaca non è efficace, i sintomi sono gravi e in breve tempo il paziente perde coscienza.

Quali sono le cause della tachicardia ventricolare?

Cosa fare con il paziente in tachicardia ventricolare all’ECG?

  • tachicardia ventricolare non sostenuta (TVNS): se le contrazioni sono limitate in un arco temporale di 30 secondi la tachicardia ventricolare è classificata come TVNS. Ovvero si innesca e si limita in un intervallo di tempo definito.
  • tachicardia ventricolare sostenuta (TVS): al contrario, definiamo la tachicardia sostenuta (TVS) quando non accenna a rientrare in ritmo. Tra le principali aritmie cardiache, questa è sicuramente un’emergenza che merita un tempestivo intervento. In presenza di questo ritmo è fondamentale richiamare in fretta medico ed equipe di emergenza perché il paziente è a rischio vita.
tachicardia ventricolare sostenuta e non sostenuta
Tachicardia ventricolare sostenuta e non sostenuta. Credit: ECG Facile (Dario Tobruk)

Come riconoscere la tachicardia ventricolare all’ECG?

Autore: Dario Tobruk  (seguimi anche su Linkedin – Facebook Instagram)

ECG facile: dalle basi all’essenziale

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Quando un infermiere entra in un nuovo contesto lavorativo, viene investito da un’onda di gigantesche proporzioni di protocolli, nozioni, dinamiche, relazioni e migliaia di cose da sapere. Fortunatamente, però, la saggezza professionale insegna che le cose hanno, alla fine, sempre la stessa dinamica: prima è tutto difficile, poi diventa normale, e prima o poi le cose si faranno semplici. È un ciclo che si ripete. Quale che sia il reparto o il servizio, prima si affronterà la montagna e prima si potrà godere della vista incantevole dei picchi a fianco delle nuvole, e scendere a valle soddisfatti del cammino, pronti per la prossima sfida. L’interpretazione dell’elettrocardiogramma è una di queste sfide. Lo scopo di questo breve manuale è guidare il sanitario, per quanto sia possibile, verso il pendio più semplice da scalare, aiutandolo passo dopo passo ad acquisire gli strumenti per non cedere mai di fronte alle avversità. A differenza dei numerosi manuali di autoapprendimento all’interpretazione dell’ECG disponibili nelle librerie e sul mercato, questo testo non è stato pensato per medici, ma è scritto e pensato per il personale sanitario come l’infermiere o, se volete, il tecnico sanitario perfusionista o di radiologia, che ogni giorno si confrontano con questo meraviglioso strumento di indagine. Il manuale tra le vostre mani ha il solo scopo di farvi sviluppare un unico superpotere: saper discriminare un tracciato normale da uno patologico, sapere quando dovrete segnalarlo al medico, e possibilmente salvare la vita del paziente. Scusate se è poco! Dario Tobruk Infermiere di area critica, ha lavorato in Cardiologia e UTIC e si è specializzato in ambito cardiologico. Da sempre persegue l’obiettivo di occuparsi di informazione, divulgazione e comunicazione medico-scientifica. In collaborazione con la casa editrice Maggioli, ha fondato dimensioneinfermiere. it, che tuttora dirige.

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