Incredibile (forse), ma vero: nonostante la sanità campana sia letteralmente in ginocchio, tra carenza di personale e un sistema (spolpato da tagli e ruberie varie) che oramai non funziona più, sembra proprio che all’Asl Napoli 1 non ci sia proprio nulla che riesca a frenare la “vocazione”.
Eh già, perché a quanto pare sarebbero stati stanziati ben 50.000 euro (oltre IVA) per «la necessità di acquisto di n. 360 litri di Olio da Ardere», per intenderci quello che si impiega per le candele delle lampade nelle chiese e nei santuari, «da destinare alla Parrocchia Santa Maria Assunta al Duomo».
Fortunatamente, l’importo del contratto è di “soli” 1350 euro oltre iva, ma… La sorprendente determina dirigenziale (firmata da Alfredo Di Lauro, direttore della Unità Operativa Complessa Acquisizione di Beni ed Economato), che sta girando in queste ore sui social rilanciata da alcuni cittadini napoletani indignati (VEDI post), fa riflettere sulle vere priorità che le varie dirigenze hanno stilato per risollevare la nostra claudicante sanità.
Per giustificare la spesa, il direttore generale ha così risposto (VEDI Stylo24): «Abbiamo partecipato all’offerta nell’ottavario di San Gennaro su invito dell’arcivescovo». Nulla di male, quindi.
Ricapitolando: l’Asl, che dovrebbe essere un’articolazione laica della pubblica amministrazione, ha contribuito (con soldi pubblici destinati alla sanità) alla cerimonia di ringraziamento di San Gennaro che si tiene nei giorni successivi al “miracolo” della liquefazione del sangue e che si sostanzia tra l’altro nell’accensione di lampade e candele.
Paolo, infermiere campano, pubblicando l’intera documentazione si sfoga così: «Mentre in alcuni ospedali napoletani per bambini non c’è una sala di rianimazione…Mentre per i ricoverati in alcuni ospedali napoletani i famigliari devono portare medicinali dall’esterno… Mentre per i malati oncologici ci vogliono anni per una visita… Mentre i bambini leucemici devono fare visite private per curarsi… Mentre mancano infermieri e medici… Udite udite udite: l’Asl 1 stanzia 50.000 euro per olio santo destinato alla diocesi napoletana!».
Eppure il direttore generale, Ciro Verdoliva, non ha né dubbi né ripensamenti: «Mi sembra veramente una polemica assurda. Abbiamo aderito anche perché abbiamo avuto la possibilità di raccogliere sangue sul sagrato durante alcuni giorni dell’ottavario».
Bene così.
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