Cosa dice la ricerca sul saturimetro: serve davvero rimuovere lo smalto?

Dario Tobruk 25/01/21
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Il saturimetro, o pulsossimetro, è uno strumento diagnostico con cui si può rilevare la percentuale di ossigeno dell’emoglobina (SpO2%). Può essere piccolo o grande quanto un ditale o quanto un telecomando ma il suo funzionamento si basa sempre su un raggio infrarosso proiettato da una parte e l’altra di un dito. Pertanto è comprensibile la domanda che si pongono sanitari e pazienti prima di usare un saturimetro: lo smalto delle unghie va rimosso? 

Da bravi sanitari quale siamo, abbiamo da sempre seguito le norme che ci hanno insegnato all’università: rimuovere lo smalto con acetone prima di applicare il saturimetro. Tuttavia la domanda giusta che dovremmo porci, in quanto professionisti intellettuali, è: ma serve davvero rimuovere lo smalto?

Saturimetro: ma serve davvero rimuovere lo smalto?

Protocolli di reparto, istruzioni del produttore, antiche tradizioni e abitudini di ospedale, molti fonti autoritarie continuano a ripetere che lo smalto delle unghie deve essere rimosso per evitare che possa modificare il rilevamento della saturazione periferica. Ma cosa dice la scienza?

Nonostante la questione possa apparire superflua ai più, la letteratura scientifica sull’argomento è abbondante. L’articolo Influence of nail polish on pulse oximeter readings of oxygen saturation a systematic review” pubblicato su Emergencias, è una revisione sistematica di tutta la letteratura sull’argomento su smalto e pulsossimetro.

Gli autori hanno, attraverso un protocollo di ricerca, trovato tutti gli studi clinici ed empirici pubblicati in un intervallo di tempo intorno ai 15 anni, dal 99 al 2015 (anno di pubblicazione della revisione), con il risultato di aver raccolto decine di ricerche in diversi luoghi e contesti clinici e con pazienti di ogni tipo.

Sono stati riscontrati effetti significativi rispetto almeno un colore nella maggior parte degli studi, tuttavia queste discrepanze non andavano oltre al livello di tolleranza d’errore standard (± 2,0%) che hanno questi strumenti in quanto apparecchi elettronici.

Conclusioni degli autori su smalto e unghie

Gli autori degli studi hanno concluso che, sebbene lo smalto per unghie possa modificare le letture di SpO2, queste variazioni non sono clinicamente significative.

Altre revisioni sistematiche più recenti come “Does Nail Polish Have Significance on Pulse Oximetry Readings?: A Literature Review ” di Omolara Adedimeji e Diandra Duncan (Department of Nursing, CUNY York College, Albertson, NY, USA) reperibile su nursingrepository.org, arrivano a conclusioni simili: alcuni colori come il nero e il marrone possono influire maggiormente sui rilevamenti dell’ossimetria del paziente ma anche in questo caso, sono clinicamente insignificanti.

Ma allora perché rimuovere lo smalto dalle unghie prima di applicare il saturimetro?

Perché impiegare così tante attenzioni alla rimozione dello smalto dalle unghie quando la ricerca dimostra che è superfluo?

Perché la medicina, per quanto basata su scienza e ricerca, non potrà mai smettere di basarsi sostanzialmente su un sistema di valori forti, che appartengono al sanitario in quanto individuo, uno di questi è il principio di precauzione. 

E continueremo a farlo perché è un operazione molto semplice e veloce, e perché ormai fa parte della nostra quotidianità, una sorta di tradizione.

L’importante è essere consapevoli di questo: sappiamo che non serve davvero, ma farlo è rispettare ciò che va al di là della scienza medica, i valori di un infermiere e di qualunque altro operatore sanitario.

Le tradizioni pericolose, inutili e dannose per il paziente, da superare attraverso la ricerca, sono sicuramente ben altre di questa. Ma questa è un’altra storia e ce ne occuperemo in altri articoli.

PS: in ogni caso rispettate sempre i protocolli aziendali, o se proprio volete, aggiornateli!

Autore: Dario Tobruk (Profilo Linkedin)

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Fonti scientifiche:

Dario Tobruk

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