Le dimissioni volontarie, le richieste di lunghi periodi di aspettativa e la migrazione verso strutture private rappresentano un fenomeno sempre più preoccupante per le organizzazioni sindacali, che segnalano una crescente difficoltà nel trattenere gli infermieri all’interno delle strutture pubbliche. Ad esempio, tra il 16 dicembre e il 1 gennaio, sei infermieri hanno lasciato l’Asl (VEDI Savona News), rassegnando le proprie dimissioni.
Il problema principale è che sempre più spesso le nuove assunzioni non riescono a compensare le uscite, causate sia da dimissioni volontarie che da pensionamenti. Questa situazione mette sotto pressione un sistema già provato dalla carenza di personale ospedaliero e dalla necessità di riorganizzare la sanità territoriale, che richiede un numero sempre maggiore di infermieri.
In quel di Savona, le organizzazioni sindacali denunciano da tempo la cronica carenza di infermieri e richiedono interventi immediati per compensare le dimissioni e i pensionamenti. Inoltre, sollecitano un’accelerazione delle procedure concorsuali per creare graduatorie da cui attingere nuovo personale.“La situazione già critica degli organici si è ulteriormente aggravata a causa delle dimissioni”, spiega Giovanni Oliveri della Cisl Fp. “Ci sono reparti di degenza che necessitano urgentemente di essere potenziati. Chiediamo un’accelerazione delle procedure di concorso per le assunzioni a tempo determinato, così da poter inserire subito i neolaureati. Inoltre, è necessario scorrere completamente la graduatoria che verrà formalizzata e procedere a ulteriori assunzioni di OSS, garantendo un numero adeguato di personale in base ai bisogni assistenziali”.
Dal canto suo, l’Asl2, rispondendo alle preoccupazioni espresse, precisa che la situazione attuale è principalmente dovuta a un normale avvicendamento legato ai pensionamenti e alle dimissioni di personale che ha scelto di trasferirsi in altre regioni. “Questo fenomeno è spesso legato all’esito di concorsi in altre realtà sanitarie o alla preferenza per aziende più vicine al domicilio dei dipendenti, oltre che alle difficoltà di mobilità sul territorio ligure”, dichiara l’Azienda.
L’Asl2 ha inoltre sottolineato che sono già in corso diverse misure per affrontare queste criticità. Sono state avviate procedure di assunzione per OSS, fisioterapisti, infermieri ed educatori. Il 28 gennaio si terrà una selezione per l’assunzione di infermieri a tempo determinato, alla quale sono pervenute 41 domande. Nello stesso mese, sono previste anche prove concorsuali per ostetriche (39 candidature ricevute), Tecnici Sanitari di Radiologia Medica e Tecnici Sanitari di Laboratorio Biomedico. Tuttavia, nonostante il numero di candidature, non tutti i candidati si presentano alle selezioni.
L’Azienda ha promosso l’assunzione di figure professionali specializzate, come Tecnici Perfusionisti e Tecnici della Riabilitazione Psichiatrica, per valorizzare competenze specifiche e migliorare la presa in carico dei pazienti. Sono previsti incentivi economici per il personale che svolge attività aggiuntive, in particolare nei settori dell’emergenza e nelle aree di degenza, con l’obiettivo di ottimizzare l’organizzazione delle risorse.
“L’impegno dell’Azienda è costante nel mettere in atto tutte le azioni necessarie per colmare le carenze e garantire la continuità e la qualità dei servizi offerti ai cittadini, nonostante le difficoltà di reperimento e mantenimento del personale, che, come noto, investono l’intero Servizio Sanitario Nazionale”, conclude la nota.
Ma gli infermieri continuano a fuggire.
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