Non ci sono più infermieri. E i pochi che ci sono o stanno raggiungendo l’età pensionabile, o guardano all’estero, o si dimettono in favore di lavori diversi o sono logorati da decenni di sfruttamento, demansionamento, scarso riconoscimento, aggressioni e stipendi ridicoli.
Strano, ma vero: anche al Governo se ne sono resi conto. Ma invece di correggere in fretta le scellerate decisioni (o non decisioni) che negli anni hanno causato questo sfacelo, corrono ai ripari ricercando in fretta e in furia “professionisti” dalla dubbia preparazione nei paesi del terzo mondo e dando vita a nuove discutibili figure professionali. Altresì, nonostante i dati di Ocse, Agenas, Corte dei Conti e Oms smentiscano la cosa, seguitano a parlare imperterriti di carenza di medici.
Così il Ministro della Salute Orazio Schillaci, intervenuto alla Festa nazionale di Italia Viva: «Non sarebbe male avere più medici in Italia, soprattutto in certe specialità, ma gli infermieri invece proprio non ci sono. Stiamo lavorando dunque, da un lato, perché la professione infermieristica diventi più appetibile, ma nel breve dobbiamo avere accordi con Paesi stranieri per avere un numero adeguato di infermieri.
Stiamo chiudendo un accordo con l’India per avere un numero congruo di professionisti. Avevamo identificato due paesi cui indirizzarci, l’India e il Kenya, ma la numerosità e la disponibilità in India garantisce un numero maggiore di professionisti».
Cosa si sta facendo di concreto e rapido per migliorare l’attrattività professionale della figura in oggetto? Mistero. Di sicuro, facendo arrivare “professionisti” da paesi dove lo stipendio è un decimo del nostro (VEDI L’infermiere indiano in Italia: «Qui guadagno 10 volte tanto»), felicissimi di lavorare per 1400 euro al mese, non si fa che livellare (di nuovo) il mercato verso il basso.
Tradotto: siamo proprio sicuri che, al di là delle tante promesse elargite quando si era con l’acqua alla gola (e poi non mantenute, VEDI I soldi extra promessi in sanità? Svaniti. Facile prevedere una fuga di medici e infermieri senza precedenti), il Governo voglia finalmente mettere mani al portafogli per migliorare davvero il trattamento economico ridicolo degli infermieri italiani?
Schillaci spiega, chiudendo in fretta la questione infermieristica: «Dobbiamo rivalutare la professione dell’infermiere, ma nell’immediato non possiamo non pensare di avere un numero congruo di infermieri che vengano dall’estero».
Dopodiché, torna a parlare di medici: «Ci sono varie specializzazioni che i giovani non vogliono più fare e sono quelle in cui è difficile fare attività privata e su questo bisogna fare qualcosa; a ciò si aggiunge il fatto che gli operatori sanitari sono pagati male. I soldi che arrivano, quindi devono andare per i cittadini, per ridurre le liste di attesa, e poi per pagare meglio gli operatori sanitari».
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