“Il Servizio sanitario nazionale deve cambiare verso per rispondere alle esigenze delle persone, eliminare le disuguaglianze e garantire la sostenibilità del modello universalistico. La riforma punta a creare un sistema sanitario dinamico, orizzontale, digitale, fondato sulla cultura della collaborazione multidisciplinare e professionale, in un contesto di piena umanizzazione del rapporto tra operatori e pazienti. Questo sempre nel rispetto dell’articolo 32 della Costituzione, che dice una frase molto importante: dobbiamo prenderci cura soprattutto degli indigenti”.
Con queste parole il ministro della Salute, Orazio Schillaci, ha inaugurato oggi, 26 novembre, la 19ª edizione del Forum Risk Management di Arezzo, che si concluderà il 29 novembre. Durante la sessione inaugurale, che ha visto la partecipazione della presidente FNOPI, Barbara Mangiacavalli, e del vicepresidente Cosimo Cicia, il ministro ha illustrato i punti chiave della riforma sanitaria, evidenziando obiettivi e criticità da affrontare.
Schillaci ha sottolineato che “gli infermieri saranno il pilastro della riorganizzazione dell’assistenza sanitaria” e, in merito alla carenza di personale, ha ribadito che si tratta di “un problema non italiano, ma europeo o anche mondiale. Un problema che ho ben presente da quando sono diventato ministro e chiaramente evidenziato dai dati Ocse, che mostrano come l’Italia sia all’ultimo posto nel rapporto tra infermieri e popolazione”.
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