Lo ha spiegato il ministro della salute Orazio Schillaci, in chiusura del G7 Salute ad Ancona: «In manovra puntiamo a un piano su tre anni per assumere medici e soprattutto infermieri che sono quelli che mancano di più».
Gli infermieri, quindi, almeno a chiacchiere, rappresentano la priorità del Governo. E anche di fronte alle proteste dei medici di famiglia della Fimmg, che minacciano lo sciopero perché chiedono a gran voce più risorse in manovra per l’assistenza territoriale, il Ministro tuona: «Sono pronto ad ascoltarli, ma chi è pagato poco in Italia sono gli infermieri, non i medici».
Tutto bello. Meraviglioso. In grado di accendere la speranza di tutti gli infermieri in procinto di una crisi di nervi e/o di dimettersi volontariamente. Poi, però… Ecco l’annuncio che fa ripiombare nella triste realtà: dopo un incontro bilaterale al G7 con la vice ministra indiana, si è ormai ai dettagli finali per la firma di un protocollo che prevede l’importazione di chissà quanti infermieri indiani: «Hanno una formazione di qualità e seguiranno corsi per imparare l’italiano. Serviranno a tamponare la carenza attuale soprattutto per l’avvio della sanità territoriale su cui investe il Pnrr» spiega soddisfatto Schillaci.
Quindi, ricapitolando: gli infermieri guadagnano poco e sono pochi? Non temete: stiamo provvedendo con nuove forze a basso prezzo, così da livellare il mercato verso il basso e da smorzare gradualmente, nel tempo, le proteste di chi non arriva a fine mese. Bene così.
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