In occasione della Giornata Internazionale dell’Infermiere, il Ministro della Salute Orazio Schillaci ha inviato un videomessaggio rivolto alla Federazione nazionale degli ordini delle professioni infermieristiche (VEDI).
Nel clip, che sarà proiettato a Brescia questa sera in occasione dell’evento inaugurale “Esserci, per DNA” per le celebrazioni nazionali della Giornata internazionale dell’infermiere, il Ministro ha voluto ricordare «lo straordinario impegno degli infermieri nel corso della recente pandemia. Donne e uomini in prima linea nella lotta al virus giorno e notte al fianco dei pazienti, lavorando senza sosta. Ancora oggi vi dobbiamo dire grazie per la vostra abnegazione e per il vostro importantissimo impegno».
E ancora: «L’infermiere è una figura essenziale, con elevate competenze scientifiche acquisite attraverso un qualificato percorso universitario e il Ministero della Salute è impegnato a valorizzare questo impegno sia dal punto di vista economico che professionale, perché investire sul capitale umano è essenziale per rafforzare sempre di più il Servizio Sanitario Nazionale».
Schillaci ha anche sottolineato l’importanza di sviluppare una sanità più sostenibile, in cui gli infermieri ricoprono un ruolo attivo attraverso «il prezioso lavoro di cura e assistenza che ogni giorno svolgono sia a livello ospedaliero che territoriale» e ha ricordato i primi passi recentemente compiuti dal Governo in questo senso «di un disegno di riordino più ampio che punta a rendere la sanità pubblica più attrattiva. E con essa, ovviamente, anche la professione infermieristica».
«Abbiamo adottato le prime misure di una riforma complessiva – ha proseguito il Ministro – e tra queste voglio ricordare l’abolizione del vincolo di esclusività per gli infermieri dipendenti e gli incentivi per quanti lavorano nei servizi di emergenza, per i quali abbiamo anticipato al primo giugno l’indennità di pronto soccorso e aumentato la retribuzione per lo straordinario».
«Abbiamo intrapreso un percorso che proseguirà nella direzione di migliorare le condizioni di lavoro: più sicurezza, più gratificazioni, più opportunità di crescita professionale all’interno del Servizio sanitario nazionale» ha rassicurato Schillaci.
Che ha concluso: «Sono tanti gli infermieri che hanno preferito lasciare l’Italia. Vogliamo creare i presupposti per fare in modo che siano incoraggiati a tornare e soprattutto che i più giovani, già dalle scuole superiori, scelgano di investire il proprio futuro in quella che è ‘la più bella tra le arti belle’», richiamando così una frase della fondatrice dell’assistenza infermieristica moderna, Florence Nightingale.