Durante la prima guerra mondiale, nelle colline di Sommocolonia e Barga, si combatté un sanguinoso scontro tra forze nazifasciste e gli Alleati in cui morirono un centinaio tra militari, partigiani e civili. E per questo motivo in tutta la zona della Valle del Serchio si trovano parecchi ordigni pericolosi, che ancora oggi mantengono la loro potenzialità esplosiva.
Cosa c’entrano gli infermieri? Beh… A quanto pare (VEDI Il Tirreno) una nuova campagna di reclutamento del Corpo Militare Volontario della Croce Rossa cercherebbe proprio dei professionisti sanitari col fine di impiegarli nell’assistenza alle operazioni di sminatura di ordigni bellici inesplosi da parte degli artificieri del Genio.
“Servono infermieri e medici – si legge su Il Tirreno – disponibili all’arruolamento nel corpo militare, che possano offrire volontariamente la propria professionalità per l’impiego temporaneo negli assetti sanitari di supporto alle attività di disinnesco. Info: naapro. bagnidilucca@cm. cri. itl”.
Il tutto “per poter rispondere con sempre maggior prontezza a tale esigenze del nostro territorio, a garanzia della salvaguardia della popolazione, specie dei bambini che potrebbero imprudentemente raccoglierli”.
Perciò: tutti i professionisti infermieri che, mettendosi una mano sulla coscienza e rispolverando la propria “vocazione”, vogliano mettersi in gioco (e in pericolo) per salvaguardare la popolazione e tutelare i bambini lavorando gratis… Si facciano sotto!
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