Sospesa l’infermiera che fingeva di vaccinare gli amici no vax

Finte vaccinazioni, ma Green pass verissimi. Era questo ciò che ottenevano gli amici no vax di un’infermiera trevigiana di 50 anni, con vent’anni di esperienza alle spalle, che prestava servizio presso l’hub dell’ex Maber di Villorba.

Comportamenti poco limpidi

Almeno è ciò che è emerso dalle indagini della squadra mobile di Treviso a seguito di una segnalazione dell’Uls 2, i cui responsabili avevano notato comportamenti poco limpidi da parte della professionista.

Sembrerebbe che la donna, regolarmente vaccinata, non abbia mai ricevuto doni o denaro per questi suoi ‘favori’ agli amici antivaccinisti: assecondava semplicemente i loro desideri.

È stata sospesa

In attesa degli sviluppi giudiziari della vicenda, l’azienda sanitaria ha subito sospeso la dipendente che potrebbe dover rispondere dei reati di falso ideologico e omissione d’atti d’ufficio.

Nel frattempo, in data 2 settembre, gli agenti sono intervenuti presso l’hub per sequestrare i bidoncini di siringhe utilizzate dall’infermiera, che è stata poi accompagnata in questura per essere interrogata.

L’Uls: ‘I vaccinati non si preoccupino’

Il direttore generale dell’USL, Francesco Benazzi, ha rassicurato i cittadini: “Ringraziamo la Polizia di Stato che sta facendo un buon lavori, diciamo a tutti i vaccinati che non si preoccupino. Siamo in attesa della decisione del magistrato.”

Sarebbero dieci le persone non vaccinate che avrebbero beneficiato di questo criminale trattamento di favore da parte della sanitaria.

Autore: Alessio Biondino

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Alessio Biondino

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