Spacciava cocaina in carcere, infermiere ai domiciliari

Un infermiere 30enne residente in provincia di Foggia e in servizio presso il carcere di Lucera è stato arrestato dai Carabinieri su ordinanza di custodia cautelare.

Spaccio indisturbato

L’accusa? Come riportato da Il Corriere del Mezzogiorno e da Foggia Today il sanitario, forte del suo ruolo all’interno della casa circondariale, avrebbe spacciato in modo indisturbato, continuato ed aggravato cocaina ai detenuti.

Diversi indizi

Secondo le indagini, portate avanti anche grazie alla collaborazione della Polizia Penitenziaria e di quella di alcuni detenuti, vi sarebbero diversi indizi di colpevolezza a carico dell’operatore che sin dal gennaio scorso, forte del rapporto fiduciario con il contesto istituzionale carcerario, della sua attività professionale e dell’inevitabile contatto con la popolazione carceraria, avrebbe spacciato senza particolari restrizioni o limitazioni.

A seguito di alcune perquisizioni effettuate anche con l’ausilio di un’unità cinofila del Nucleo di Modugno, sarebbero state trovate e sequestrate all’uomo alcune decine di grammi di cocaina “tagliata” con della “novalgina” che, secondo le analisi di laboratorio tossicologiche eseguite dal L.A.S.S. dei carabinieri di Foggia, si sarebbero potute tradurre in circa 70 dosi da rivendere.

Agli arresti domiciliari

Per questo, nei confronti dell’insospettabile infermiere è scattata anche la contestazione di detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio. Nei prossimi giorni l’uomo, che ha ottenuto gli arresti domiciliari su disposizione del gip del Tribunale di Foggia, verrà sottoposto ad interrogatorio di garanzia.

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Alessio Biondino

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