Un infermiere e un operatore socio sanitario dell’Asp di Potenza hanno vinto un ricorso in tribunale e hanno ricevuto circa 10 mila euro di straordinari che non gli erano stati pagati.
500 ore
I due lavoratori, relativamente agli anni 2016 e 2017, a causa delle perpetue e insostenibili carenze di organico avevano accumulato qualcosa come 500 ore aggiuntive. Tutte sotto la costante supervisione del loro dirigente.
Il problema è che per vedersele finalmente retribuite si sono dovuti rivolgere al sindacato (la UIL FPL di Basilicata) e hanno dovuto aspettare fino ad oggi. Il motivo? L’azienda ha dichiarato di non aver mai autorizzato quel monte orario da capogiro, ma il Tribunale gli ha dato torto.
E i due operatori sanitari hanno ricevuto quelle tanto agognate (e tanto lavorate!) 10 mila euro, più le spese legali: nel dettaglio, euro 5.955,66 in favore dell’Infermiere ed euro 1.630,87 in favore dell’OSS.
Il precedente
Anche in assenza di ordini scritti, infatti, l’azienda sanitaria è tenuta al pagamento degli straordinari; almeno quando dimostrato che questa è indiscutibilmente a conoscenza delle prestazioni lavorative aggiuntive del lavoratore (e quindi, tacitamente, le approva). A dirlo è stata la Suprema Corte di Cassazione, sez. Lavoro, nel 2007.
L’accordo tra le parti
Alla fine si è arrivati a un accordo transattivo tra le parti, teso al bonario componimento delle vertenze giudiziarie, che si è tradotto nel suddetto risarcimento. Altrimenti, stante il giudizio prognostico, il contenzioso legale si sarebbe tradotto in uno dei primi casi di condanna, da parte del Giudice del lavoro, all’ASP in Basilicata.
Secondo quanto dichiarato dalla Uil Fpl (VEDI sassoline.it), vi sarebbero altri lavoratori con un bel po’ di straordinari accumulati e non pagati. Addirittura, ci sarebbe chi offre “sconti” sulle tariffe orarie rispetto a quelle previste dagli accordi e/o dalle norme.
Perciò il sindacato, per scongiurare l’avvio di altri contenziosi legali, si augura che la Asp provveda al più presto al saldo delle spettanze dovute agli altri lavoratori.
Cosa rischia l’infermiere che rifiuta la visita medica al lavoro?
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