Per vedere Operatori Socio Sanitari alle prese con atti propri dell’assistenza clinica del paziente di competenza esclusiva di medici e infermieri (VEDI), bisognerà aspettare un bel po’. Almeno in Veneto.
La sospensione
Già, perché la pietra dello scandalo, ovvero la scellerata delibera n. 305/2021 che voleva in qualche modo ‘risolvere’ il problema della carenza di personale infermieristico dei privati, è stata sospesa dal Tar Veneto.
Ad annunciarlo, sul proprio sito (VEDI), è stata la Federazione nazionale degli ordini delle professioni infermieristiche. Era stata proprio la Fnopi, insieme al Coordinamento degli ordini delle professioni infermieristiche della Regione, coadiuvati da numerosi OPI italiani e anche dal Migep (la federazione delle professioni sanitarie e sociosanitarie che rappresenta gli stessi Oss), a ricorrere contro il documento.
Udienza di merito fissata per dicembre
Nell’ordinanza di sospensione (la trattazione di merito del ricorso avverrà nell’udienza pubblica del 15 dicembre 2021), i giudici hanno “rilevato che sussistono i presupposti per la concessione della chiesta misura cautelare; considerato, invero, da un lato, che le censure di parte ricorrente, per quanto sia necessario un puntuale approfondimento nell’appropriata sede di merito, anche in considerazione dell’estrema delicatezza della questione oggetto di giudizio, paiono presentare, ad un esame sommario, profili meritevoli di favorevole considerazione e, dall’altro, che appare comunque opportuno mantenere la res adhuc integra nelle more della decisione nel merito”.
‘Rischio di sovrapposizioni con le competenze degli infermieri’
Sulla questione, contro cui gli infermieri si sono battuti fin da subito piuttosto alacremente, sono intervenuti diversi esponenti politici veneti e non solo, fino ad arrivare al sottosegretario Pierpaolo Sileri (VEDI), che ha parlato di “rischio di sovrapposizioni con le competenze infermieristiche”.
Sulla formazione complementare dell’OSS si stavano muovendo diverse altre regioni che adesso, con ogni probabilità, dovranno invece ‘spingere’ per far assumere infermieri alle aziende (magari consigliando loro di effettuare finalmente offerte di lavoro degne…) anziché ricercare ‘pseudo infermieri’ a basso prezzo.
Autore: Alessio Biondino
Scrivi un commento
Accedi per poter inserire un commento