“Terzo concorso pubblico in 6 mesi”, ma gli infermieri non si trovano


Gli infermieri non si trovano più. Ma soprattutto… Non ci “cascano” più: a certe condizioni (stipendi da fame, ritmi di lavoro insostenibili, demansionamento sistematico, aggressioni all’ordine del giorno, riconoscimento sociale pari allo zero), vanno a offrire le proprie competenze e la propria professionalità ben lontani dalle aziende sanitarie pubbliche italiane. 


Tanto che, per fare un esempio piuttosto emblematico, capita addirittura che in 6 mesi si bandiscano ben 3 concorsi pubblici, con la consapevolezza che reperire un numero adeguato di infermieri per far fronte alle terribili carenze in organico delle aziende sia pressoché impossibile.


È il caso dell’Asst lariana che, con un nuovo bando, ha messo a disposizione 100 posti da infermiere e che, da quanto si apprende (VEDI La Provincia di Como), da inizio anno ha provato ad assumere per l’ospedale ben 330 professionisti. Senza successo. 


L’ennesimo concorso, stavolta, ha visto l’unione delle forze dei diversi ospedali pubblici comaschi con tutti gli enti sanitari dell’area dell’Ats Insubria, quindi l’Asst Sette Laghi e l’Asst Valle Olona. Ma a complicare ancor di più la ricerca, ci si è messo anche il caro affitti: a Como un monolocale mansardato può costare anche mille euro al mese.


Questo il commento di Alessandro Micello, coordinatore della rappresentanza sindacale dell’Asst Lariana: «La ricerca è destinata ad essere continua, non ci sono infermieri, servono incentivi e politiche di welfare per i sanitari. Questo è il terzo concorso in sei mesi».

E il numero dei professionisti che andranno in pensione in questi anni, supera di gran lunga quello degli iscritti a Infermieristica…

Alessio Biondino

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