Se non i 5.000 infermieri previsti, il Terzo Congresso Nazionale FNOPI registra comunque numeri straordinari, avvicinandosi sorprendentemente a questa soglia. Dopo anni di interruzione, la Federazione torna a organizzare un evento di tre giorni a Rimini, riunendo infermieri e Ordini Provinciali provenienti da tutta Italia.
Con gli interventi e i saluti di autorevoli personalità istituzionali, tra cui il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e il Ministro della Salute Orazio Schillaci, la Presidente FNOPI Barbara Mangiacavalli inaugura il Terzo Congresso Nazionale con la determinazione di restituire alla professione infermieristica il ruolo centrale che merita. Un’occasione per superare le criticità degli ultimi anni e riaffermare il valore imprescindibile degli infermieri nel sistema sanitario.

Le dichiarazioni di apertura della Presidente Mangiacavalli al Congresso FNOPI
Così afferma la Presidente della FNOPI, Barbara Mangiacavalli, aprendo il Congresso Nazionale della Federazione davanti a un vasto pubblico di infermieri, alla presenza del Ministro della Salute, Orazio Schillaci, e di numerose autorità istituzionali: “Dobbiamo dare atto all’attuale governo e alle commissioni parlamentari di non aver mai sottovalutato la questione infermieristica. Le proposte avanzate dalla nostra Federazione sono sempre state oggetto di riflessione e approfondimento. In molti casi hanno trovato accoglimento”
Continua la Mangiacavalli: “Apprezziamo le misure sulla libera professione per gli infermieri del servizio pubblico, le indennità per i colleghi dell’emergenza urgenza, la detassazione degli straordinari. E poi potremmo parlare di equo compenso, fino all’ordine del giorno recentemente approvato in Senato che impegna il Governo a istituire una cabina di regia nazionale sulla questione infermieristica, una sorta di commissario straordinario che si focalizzi solo su questa tematica: chiediamo che si continui in questo solco e si concretizzino atti normativi strutturali”.
“Abbiamo compreso e apprezzato la volontà precisa di Governo e Regioni di sgravare l’infermiere da compiti routinari e di bassa intensità attraverso figure di supporto a diretta supervisione e controllo dell’infermiere” riferendosi all’ingresso della nuova figura dell’Assistente Infermiere.
Prosegue quindi: “l’impegno, assunto proprio dal Ministro Schillaci di fronte al nostro Consiglio nazionale, di partire con le lauree magistrali specialistiche, condizione necessaria per quella che un domani sarà la prescrizione infermieristica di ausili e presìdi, come avviene nella maggior parte dei Paesi avanzati. Sono tutte misure che, come ripetiamo spesso, aiutano a “sgranare” la professione e ad affrontare in maniera sistemica le questioni dirimenti”.
Mangiacavalli conclude il suo intervento, e lascia spazio all’intervento del Ministro della Salute Schillaci, rivolgendosi a tutte le istituzioni presenti al Terzo Congresso Nazionale FNOPI, sottolineando l’importanza di collocare la professione infermieristica al centro dell’agenda politico-sanitaria.
Un riconoscimento essenziale alla luce dell’evoluzione dei bisogni assistenziali, con particolare attenzione alla gestione della cronicità e al rafforzamento delle cure di prossimità.

L’investimento in una formazione specialistica e uniforme per gli infermieri di famiglia e comunità rappresenta una necessità imprescindibile per colmare le attuali disparità e allineare il sistema sanitario italiano agli standard internazionali.
Per approfondire il tema, consigliamo la lettura del libro “Costruire ben-essere nella comunità locale – Manuale di Infermieristica di Famiglia e di Comunità” un testo fondamentale per comprendere il potenziale e l’applicazione di questo ruolo, disponibile su MaggioliEditore.it e Amazon.
Manuale di Infermieristica di Famiglia e di Comunità
Costruire ben-essere nella comunità locale
Di Infermieristica di Famiglia e di Comunità si parla in Italia dai primi anni del 2000.Da allora, molto si è dibattuto intorno a questa professionalità e al suo ruolo, cercando di farne emergere le possibilità operative e l’integrazione con le altre figure e funzioni della rete formale dei servizi, fino a quando la pandemia ci ha drammaticamente mostrato tutta l’inadeguatezza della risposta sanitaria a livello territoriale.Sono stati anni bui, dai quali abbiamo imparato che la difficoltà di accedere all’ospedale, sul quale poggia tutto il sistema, crea un cortocircuito a danno degli operatori, ma soprattutto dei cittadini, portatori di bisogni sia sociali che sanitari. Tuttavia l’emergenza sanitaria ha consentito di attivare riflessioni intorno al problema delle cure primarie e della funzione di gate keeping che il territorio dovrebbe svolgere. Le recenti norme legislative di riorganizzazione del si-stema territoriale hanno per la prima volta delineato un profilo specifico per l’Infermiere di Famiglia e di Comunità.Il presente volume è il primo manuale davvero organico e completo per l’Infermiere di Famiglia e di Comunità, e sarà di certo una risorsa preziosa- per gli studenti che intraprenderanno un percorso formativo in cure territoriali e in Infermieristica di Famiglia e di Comunità- per chi partecipa a concorsi- per i professionisti, non solo infermieri, che vorranno volgere lo sguardo verso nuovi orizzonti.Guido LazzariniProfessore di Sociologia dell’Università di Torino, docente di Sociologia della salute nel Corso di Laurea in Infermieristica.Tiziana StobbioneDottore di ricerca in Sociologia, Scienze organizzative e direzionali. Bioeticista. Professore a contratto d’Infermieristica presso la Scuola di Medicina dell’Università di Torino.Franco CirioResponsabile per le professioni sanitarie della Centrale Operativa Territoriale di Governo della continuità assistenziale e dei Progetti innovativi a valenza strategica dell’ASL Città di Torino.Agnese NataleSi occupa di ricerca, formazione e operatività nell’ambito della partecipazione e dell’empowerment di gruppi e persone in condizione di svantaggio.
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Le parole del Ministro Schillaci
Il Ministro Schillaci, nel prendere la parola, rinnova il suo impegno per l’evoluzione della professione infermieristica con un importante annuncio rivolto alla platea, che lo ascolta con attenzione: “Vogliamo rendere questa professione più attrattiva, perché solo così potremo risolvere la carenza di infermieri e fermare la fuga verso l’estero.”
Prosegue poi con una riflessione sulle criticità del sistema: “Non esistono soluzioni facili e immediate a problemi che, in parte, abbiamo ereditato. È fondamentale riconoscere con grande chiarezza che, in un contesto di risorse limitate, è stato necessario operare delle scelte. E noi abbiamo scelto di puntare sul personale sanitario, dedicando grande attenzione proprio agli infermieri.”
Il Ministro elenca quindi le prime azioni concrete intraprese dal governo: “Abbiamo iniziato migliorando le retribuzioni economiche e intervenendo sul vincolo di esclusività. Ricordo, inoltre, che il Parlamento ha recentemente approvato un emendamento al DDL sulle prestazioni sanitarie, prorogando fino al 2027 la possibilità per gli infermieri di esercitare la libera professione.
Parallelamente, abbiamo introdotto norme più severe per contrastare la violenza nelle strutture sanitarie, un fenomeno che colpisce principalmente gli infermieri, primi operatori a interfacciarsi con pazienti e familiari. Ma la valorizzazione della professione passa anche attraverso la riforma dei percorsi specialistici, con l’acquisizione di nuove competenze e conoscenze avanzate, fondamentali per la crescita professionale.”

A questo punto, il Ministro annuncia l’impegno del Ministero per l’avvio, in tempi brevi, delle lauree Magistrali specialistiche in: cure primarie e sanità pubblica, cure pediatriche e neonatali, cure intensive e emergenza. Parole che vengono accolte da un lungo applauso, segnale dell’entusiasmo e della volontà della platea infermieristica di evolvere e accedere a nuove opportunità di carriera.
Schillaci riprende quindi il discorso: “In un sistema sanitario in continua evoluzione, è necessario offrire ai giovani che scelgono questa professione la possibilità di intraprendere un percorso clinico, oltre a quello organizzativo.”. E quindi aggiunge: “Siamo consapevoli che, per rendere una professione attrattiva, bisogna offrire ai più giovani una prospettiva concreta. Garantire loro opportunità di crescita e di avanzamento di carriera è una leva motivazionale fondamentale.”
Ma prima di terminare il suo discorso, e nell’ottica di valorizzare ulteriormente la figura dell’infermiere, il Ministro introduce un altro importante cambiamento: “Abbiamo lavorato con le Regioni per riformare il ruolo dell’Operatore Socio Sanitario, introducendo la figura dell’Assistente Infermiere. L’obiettivo è quello di supportare l’infermiere, che rimane il responsabile del processo assistenziale.” A questo importante avviso, un nuovo applauso interrompe il discorso.
Schillaci, si avvia alle conclusioni con un accorato appello alla collaborazione: “Come dicevo in apertura, per governare un sistema complesso come quello sanitario, è necessario il contributo di tutti. Sono certo di poter contare sul vostro impegno per rendere pienamente operativi gli investimenti del PNRR. Solo lavorando insieme, con una visione comune, potremo rendere il nostro Servizio Sanitario Nazionale più moderno ed efficiente.
Grazie e buon Congresso.”

E, nel lasciare il palco ai prossimi autorevoli interventi – che approfondiremo nei prossimi articoli – Schillaci pone le basi per un rinnovamento della professione infermieristica, che cerca con determinazione di superare una crisi d’identità ormai prolungata.
Un rinnovamento reso indispensabile dall’urgenza di interventi rapidi e concreti, come l’introduzione della prescrizione infermieristica, un riconoscimento socio-economico adeguato e la possibilità, per chi lo desidera, di sviluppare la propria carriera non solo in senso verticale all’interno delle organizzazioni, ma anche in un percorso orizzontale di crescita clinica e assistenziale.
Un’evoluzione necessaria affinché gli infermieri, adeguatamente formati, possano contribuire in modo sempre più incisivo alla sanità del futuro.
Autore: Dario Tobruk (seguimi anche su Linkedin – Facebook – Instagram)
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