“Togliere il vincolo di esclusività agli infermieri lombardi non è la soluzione”

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In una nota, pubblicata da Askanews, il consigliere regionale lombardo del M5s Gregorio Mammì si è espresso a proposito del progetto di legge (“Valorizzazione delle figure dell’infermiere e delle professioni sanitarie”, n.231 29/06/22) secondo cui, in Lombardia, agli infermieri potrebbe essere rimosso l’anacronistico e controproducente vincolo di esclusività (VEDI).

“Dichiarazioni che sanno di campagna elettorale”

Ma le sue parole non sono state propriamente a favore del provvedimento: “L’unica proposta fin qui avanzata da Regione Lombardia per gli infermieri è quella di consentir loro di lavorare oltre l’orario di lavoro, magari per i privati a pochi euri l’ora, attraverso la liberalizzazione della professione senza regole nazionali e senza tutele per una professione già in forte crisi.

Riteniamo non sia questa la soluzione maggiormente adeguata a valorizzare una professionalità che, a ragione, si considera sotto mansionata e che già, correttamente, lamenta orari di lavoro eccessivi. 

A nostro avviso è prioritario parlare di retribuzioni adeguate. Aldilà dei punti di vista, riteniamo però imprescindibile che il tema sia al più presto affrontato, non solo attraverso dichiarazioni che sanno di campagna elettorale, bensì attraverso il lavoro delle commissioni e dell’Aula consiliare”.

Certo, forse servirebbe ben altro per ‘riconoscere’ e ‘valorizzare’ una professione che ad oggi vanta l’attrattività di un lavoro in miniera, ma… L’iniziativa della Lombardia non potrebbe rappresentare comunque un importante precedente, nonché un interessante esperimento, in grado di porre fine a un’assurda discriminazione e di far fronte (seppur parzialmente) alla paralizzante carenza di personale sanitario che attanaglia il paese? 

 

Vincolo di esclusività degli infermieri: la Lombardia vuole superarlo con una legge

Alessio Biondino

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