La Procura di Torino ha richiesto il rinvio a giudizio per un medico e un’infermieradel Maria Pia Hospital. I due operatori sanitari sono accusati di omicidio colposo e falso ideologico in atto pubblico in relazione alla morte di Carla Raparelli, una donna di 71 anni, avvenuta il 9 marzo 2023 durante una trasfusione di sangue nella struttura.
Le indagini hanno rivelato che alla paziente è stata somministrata una sacca di sangue destinata a un altro paziente, un uomo con un gruppo sanguigno incompatibile. La Procura sostiene che il medico, un cardiochirurgo di 42 anni, e l’infermiera, una donna di 54 anni di nazionalità rumena, non abbiano effettuato i controlli necessari per verificare l’identità della paziente e la compatibilità del sangue, né abbiano controllato che il nome sulla sacca corrispondesse a quello della signora Raparelli.
L’indagine è stata avviata grazie alla segnalazione di un’anestesista del reparto di Cardiochirurgia, che ha scoperto l’errore e ha prontamente avvisato la direzione della clinica. Secondo quanto riportato dal quotidiano torinese La Stampa, l’anestesista avrebbe affermato di aver subito pressioni da parte di un medico affinché cancellasse dalla cartella clinica l’indicazione della trasfusione. Dopo la denuncia, l’anestesista sarebbe stata trasferita in un altro reparto e ha successivamente rassegnato le proprie dimissioni.
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