Ambulanze, bandiere e striscioni ovunque a festeggiare i suoi trent’anni. Era il 1992. Oggi è il 2022…cosa sarà il 2052?
Aniarti e le altre società scientifiche infermieristiche festeggiano il trentennale del 118
Presenti anche le maggiori società scientifiche e i suoi rappresentanti, tra cui l’Aniarti, Silvia Scelsi e Gaetano Romigi, corrispettivamente presidente e vicepresidente della società che rappresenta l’area critica infermieristica in Italia, ci raccontano i festeggiamenti a Roma e il significato storico e culturale di quanti sono stati impegnati fattivamente a far approvare il DPR del 1992 che ha poi sancito il reale coinvolgimento nei processi del professionista Infermiere.
Ci piace ricordare il collega Marco Vigna, la partenza di un sistema che affonda le radici a Bologna e in Emilia Romagna dopo la triste strage terroristica della stazione del 1980 ed infine la scelta del numero 118, correlata al “principio di sussidiarietà” sancito dall’art 118 della Costituzione. E queste sono solo alcune delle riflessioni scaturite durante tutta la giornata.
Seppur celebrativa, la mattinata ha voluto lanciare un messaggio verso il futuro. Come è stato ricordato anche sul palco, alla presenza delle autorità e delle istituzioni, si rende indispensabile pensare al futuro dei prossimi 30 anni del sistema 118: basterebbe iniziare da qui riunendo al tavolo gli esperti, coloro che sul campo conoscono bene scenari, strumenti, difficoltà, territorio e che posseggono le competenze avanzate e specialistiche necessarie per garantire il futuro di questo delicato e complesso tassello del SSN.
Tanti colleghi in divisa, tanti ricordi, tante emozioni, uno sguardo positivo al futuro associato ad un grido di pace in un mondo alla deriva per la guerra, per ricordare i principi sani e civili alla base di un servizio così fondamentale. Soprattutto oggi così come allora.
Autori: Silvia Scelsi (presidente Aniarti) e Gaetano Romigi (vice-presidente Aniarti)
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