Da mesi, infermieri e coordinatori infermieristici affrontano ogni giorno una sensazione di disagio e imbarazzo indossando le nuove divise fornite dall’Azienda sanitaria di Trento. Ma il problema va oltre l’estetica o il mancato rispetto di un dress code: riguarda soprattutto il rapporto con i pazienti e la percezione della professione.
L’Ordine delle professioni infermieristiche localeha già sollevato la questione, inviando una nota ufficiale all’Apss oltre sei settimane fa, seguita da un sollecito a metà gennaio. Tuttavia, non è arrivata alcuna risposta, nessun confronto, nessuna presa in carico del problema.
Tre sono i nodi principali della questione: il disagio causato dalla nuova divisa, le difficoltà di riconoscimento da parte dei pazienti e il silenzio dell’Azienda sanitaria di fronte alle segnalazioni.
Tutto è iniziato alcuni mesi fa, quando l’Apss ha iniziato a distribuire le nuove divise, partendo dall’ospedale Santa Chiara e proseguendo ora con Rovereto e altre strutture periferiche. Se inizialmente era stata valutata una divisa completamente bianca, alla consegna è emersa una novità inattesa: inserti colorati su colletto, maniche e taschino, differenziati per ruolo. Gli infermieri hanno ricevuto inserti arancioni, i coordinatori blu, le ostetriche viola, il personale tecnico giallo, quello riabilitativo verde. Medici e OSS, invece, hanno mantenuto rispettivamente il bianco e il verde con pantaloni bianchi.
L’Ordine ha raccolto numerose segnalazioni da infermieri e coordinatori, che lamentano non solo un problema estetico ma anche di riconoscibilità. La divisa non è solo un elemento di sicurezza, ma rappresenta anche l’identità professionale degli operatori sanitari. Il colore arancione, in particolare, è percepito come poco decoroso e associato a settori estranei al contesto sanitario.
Un dettaglio che alimenta il malcontento è il fatto che le nuove divise assomiglino a quelle comunemente utilizzate nei supermercati da macellai e salumieri. Una semplice ricerca online lo conferma: su Amazon, digitando “casacca macellaio” o “divisa salumiere”, compaiono completi molto simili a quelli assegnati agli infermieri. Sebbene nessun paziente rischi di confonderli con un addetto al banco salumi, battute e commenti ironici non sono mancati nelle corsie ospedaliere, generando ulteriore disagio. Per arginare il problema, alcuni infermieri hanno adottato soluzioni improvvisate: indossano vecchie divise, girano il colletto, tengono addosso una felpa o evitano di abbottonare la casacca.
Un ulteriore punto critico riguarda la mancata distinzione tra infermieri e infermieri pediatrici, due figure con percorsi di studio e regolamentazioni diverse, ma accomunate dalla stessa divisa con inserti arancioni.
L’Ordine sottolinea come il bianco sia tradizionalmente il colore simbolo delle professioni sanitarie e chiede che eventuali codici colore siano meno impattanti e più rispettosi del decoro professionale. La percezione pubblica degli infermieri, infatti, non può essere trascurata, soprattutto in un contesto in cui si cerca di attrarre e trattenere nuovi professionisti.
«Garantire agli infermieri una divisa che rispecchi il decoro della professione è fondamentale» ribadisce l’Ordine, pur riconoscendo che la questione va inserita in un quadro più ampio che comprende carenze di personale, retribuzioni e modelli assistenziali innovativi. Tuttavia, anche l’abbigliamento professionale contribuisce alla valorizzazione di chi ogni giorno opera in prima linea nella sanità (VEDI L’Adige.it).
Voglia di cambiare azienda?
Come infermieri siamo sempre spinti ad imparare nuovi argomenti e rimetterci continuamente in discussione. Forse, ti stai preparando ad un nuovo concorso per cambiare l’azienda che non valorizza per le tue effettive competenze.
Qualsiasi sia la ragione, se stai cercando un manuale esaustivo per consolidare le tue competenze generali e la tua preparazione, noi di DimensioneInfermiere.it, ti consigliamo il volume “L’infermiere – Manuale teorico-pratico per i concorsi e la formazione professionale” di Marilena Montalti e Cristina Fabbri. Edito da Maggioli.
Il testo, ormai punto di riferimento nazionale per la preparazione e la formazione degli infermieri, rappresenta una risorsa aggiornata e completa, facilmente reperibile sia su MaggioliEditore.it sia su Amazon. Ideale per chi ambisce a una preparazione approfondita per affrontare una nuova vita in un nuovo reparto e/o affrontare con serenità i concorsi nelle aziende che desideriamo.
Infermiere – Manuale per i concorsi e la formazione
Manuale per l’Infermiere collaboratore professionale
Questo manuale è destinato sia a professionisti esperti, sia a coloro che devono studiare per superare le prove di un concorso per il profilo da infermiere. Gli argomenti vengono trattati in modo chiaro e approfondito, seguendo le indicazioni dei programmi d’esame dei concorsi delle Aziende Ospedaliere e delle ASL. Nella prima parte del libro vengono descritti l’evoluzione e gli aspetti normativi del Sistema Sanitario Italiano, partendo dall’istituzione e dalle principali riforme del Servizio Sanitario Nazionale arrivando fino al PNRR. L’analisi prosegue con un focus storico e legislativo dell’Infermiere (il profilo professionale, il Codice Deontologico, il percorso di formazione continua ECM, il Codice di Comportamento e le principali teorie infermieristiche) e dell’OSS, descrivendo il percorso che va dall’infermiere generico fino alla figura dell’Operatore Socio Sanitario. Il manuale tratta il processo di assistenza (i modelli per la valutazione delle attività assistenziali) e la ricerca infermieristica con la descrizione delle evidenze nella pratica professionale, con un focus specifico sull’Evidence-Based Medicine (EBM) e sull’Evidence-Based Nursing (EBN). Una parte si focalizza sulle strategie da implementare per garantire la sicurezza sia dei pazienti che degli operatori sanitari, includendo aspetti come il risk management, l’health technology assessment e le infezioni correlate all’assistenza-ICA. Viene inoltre trattata la normativa relativa alla sicurezza sul lavoro, in particolare il decreto legislativo n. 81 del 9 aprile 2008. L’ultima parte offre un approfondimento sull’assistenza infermieristica, descrivendo gli strumenti operativi disponibili, come linee guida, protocolli, procedure, PDTA, scale di valutazione e cartella infermieristica. Vengono anche discusse le principali procedure adottate, tra cui Case Management, Primary Nursing e telemedicina, insieme alle diverse tipologie di assistenza, che comprendono quella di base, internistica, area critica sia in ambito intraospedaliero che extraospedaliero, e assistenza perioperatoria. Nella sezione online collegata al libro sono disponibili alcuni approfondimenti normativi. Ivano CervellaLaurea in Infermieristica, Master di I° Livello in Management e Funzioni di Coordinamento delle Professioni Sanitarie, Laurea Magistrale in Scienze Infermieristiche ed Ostetriche, Master di II° Livello in Organizzazione, Management, Innovazione nelle Pubbliche Amministrazioni. Progettista percorsi formativi ECM (Educazione Continua in Medicina), Membro di “Selezioni – Equipe didattica – Esami OSS”, Docente SSN. di Laurea magistrale in Scienze Infermieristiche ed Ostetriche (Università Piemonte Orientale) e del corso OSS, vanta numerose esperienze professionali e didattiche in campo sanitario, vanta numerose esperienze professionali e didattiche in campo sanitario.Carlo CatanesiLaurea in Infermieristica, Laurea Magistrale in Scienze Infermieristiche ed Ostetriche, Master di I° livello in Management e Coordinamento delle professioni sanitarie, Master di II° livello in Management e Direzione di strutture complesse. Infermiere presso la S.S. Grandi Ustioni dell’ AOU CSS di Torino, Docente SSN, vanta numerose pubblicazioni scientifiche ed esperienze professionali e didattiche in ambito sanitario.
Ivano Cervella, Carlo Catanesi | Maggioli Editore 2025
Scrivi un commento
Accedi per poter inserire un commento