Oramai dove ci sono gli infermieri di famiglia… Si mangia e si beve. Oppure si parla di ciò. È questo, infatti, che si evince dando una guardata ai vari eventi che, negli ultimi mesi, si sono proposti di presentare (sicuramente in modo serio e credibile, non lo mettiamo in dubbio) i servizi offerti dagli IFeC ai cittadini.
Si spazia infatti da consulti con l’infermiere in osteria (VEDI) a incontri informativi durante la sagra del polentone (VEDI), per non parlare dell’educazione sanitaria alla sagra della vongola (VEDI) e a quella del pollo (VEDI), tra bicchieri di vino e ricche portate di ogni ben di Dio.
Poi ci sono gli incontri con gli infermieri per educare i cittadini a “mangiare e bere come si deve” (VEDI) e, dulcis in fundo… “Un caffè con l’infermiere di famiglia”.
Ovvero un’iniziativa in programma per il prossimo giovedì 9 maggio in quel di Vaprio d’Adda (Milano, VEDI primalamartesana.it) e che prevede, tra un cornetto e un cappuccino, il rilevamento dei parametri vitali e un pizzico di educazione sanitaria e “terapeutica-orientamento” circa i servizi della Casa di comunità di Vaprio.
Rinnoviamo la domanda che ci stiamo ponendo da qualche giorno: lo slogan scelto dalla FNOPI per il prossimo 12 Maggio (Giornata Internazionale dell’Infermiere), ovvero “Nutriamo la salute”, non si starà interpretando in modo troppo letterale tra osterie, sagre e colazioni…?
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