Un’infermiera: “Turni estenuanti, retribuzioni vergognose e tassa OPI aumentata!”

Gli infermieri non sanno più a chi santo votarsi. O meglio, non sanno più a chi urlare la propria insoddisfazione professionale, fatta di responsabilità “da laureati”, di paghe da “diplomati” (quando si è fortunati), di turni massacranti, di rischi continui per la propria incolumità personale e adesso… Anche di tasse aumentate.

Già, perché a fronte dei soliti servizi più o meno utili, molti infermieri italiani si sono visti aumentare la tassa annuale dal proprio Ordine professionale. E in tal senso ci ha colpiti il breve sfogo di una collega affidato dalla stessa a lavocedialba.it (VEDI).

Lo sfogo

“Buongiorno direttore, sono un’infermiera. Appartengo perciò ad una categoria prima osannata (solo per breve periodo ad inizio pandemia Covid) e poi massacrata quotidianamente da una carenza cronica di organico, turni estenuanti e retribuzioni vergognose  siamo penultimi in Europa, peggio di noi solo la Grecia)”, spiega la collega.

Da 55 euro a 80…

Per poi arrivare al nocciolo della questione: “Ed ecco l’ultima beffa: la quota di iscrizione all’OPI, il nostro ordine professionale, è passata da 55 € dell’anno scorso agli 80€ odierni. Siamo obbligati a versare tale quota altrimenti non possiamo esercitare la professione.

Migliorie eventuali nel servizio? Nessuna.

GRAZIE a chi ci dovrebbe tutelare.

La ringrazio per aver accolto il mio sfogo.”

È il vincolo di esclusività, il problema…

Al di là delle diverse sentenze (l’ultima è la n. 116 del Tribunale di Pordenone del 6 settembre 2019) che certificano il fatto che debba essere l’azienda, per l’infermiere dipendente di struttura pubblica o privata convenzionata con il SSN, a pagare la tassa annuale presso l’Ordine Professionale del sanitario…

Siamo convinti di una cosa: gli infermieri italiani sarebbero ben lieti di pagare la tassa, ma solo a patto che quel vincolo di esclusività assurdo, limitante e discriminante venga buttato fuori a pedate dai contratti di lavoro. Certo, se poi i servizi offerti dagli OPI diventassero anche utili e totalmente calati nella realtà quotidiana degli infermieri italiani… Sarebbe anche meglio.

“Togliere il vincolo di esclusività agli infermieri lombardi non è la soluzione”

Alessio Biondino

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