Cos’è l’Unità di Valutazione Multidisciplinare (UVMD)
L’UVMD è un équipe formata generalmente da un medico specialista, un assistente sociale e un infermiere. Sottopone il paziente che necessita di un ausilio su più piani, (clinico, sociale o socio-economico) ad una valutazione della consistenza del bisogno, attivando eventualmente le risorse disponibili per garantire la continuità assistenziale territoriale.
L’UVMD è la porta di accesso ai servizi socio-assistenziali del distretto territoriale ovvero il Servizio ADI. Formato da un gruppo di professionisti, effettua una valutazione multidimensionale, prendendo in considerazioni diverse dimensioni della vita del paziente, restituendo una corretta identificazione degli interventi più appropriati.
Lo scopo principale di questa équipe è quello di raggiungere una corretta valutazione del paziente al fine di attivare l’assistenza domiciliare integrata (ADI) per mezzo di profili con cui usufruire gratuitamente dell’assistenza nel proprio domicilio.
Il manuale dei caregiver familiari
Il presente volume si occupa a tutto tondo del caregiver familiare, per offrire al lettore una specifica e completa caratterizzazione sul piano culturale, sociale, giuridico ed economico di “colui che quotidianamente si prende cura” delle persone care non autosufficienti.
Nel testo vengono pertanto illustrati i benefici di legge già in atto e quelli probabili futuri (tutele previdenziali e sostegno economico).
Inoltre, vengono fornite informazioni clinico-assistenziali di base mirate all’acquisizione e allo sviluppo di abilità e comportamenti specifici per la gestione dei problemi legati alla non autonomia.
Il Manuale dei Caregiver familiari
“Ti salverò da ogni malinconia, perché sei un essere speciale, ed io avrò cura di te”.Franco Battiato Il presente volume si occupa a tutto tondo del caregiver familiare, per offrire al lettore una specifica e completa caratterizzazione sul piano culturale, sociale, giuridico ed economico di “colui che quotidianamente si prende cura” delle persone care non autosufficienti. Questo significa farlo uscire dalle quinte e parallelamente riconoscerne il ruolo complesso ed articolato, che gli autori intendono agevolare e supportare rispondendo ai suoi diversi bisogni e diritti di conoscenza, informazione e comunicazione. Nel testo vengono pertanto illustrati i benefici di legge già in atto e quelli probabili futuri (tutele previdenziali e sostegno economico). Inoltre, vengono fornite informazioni clinico-assistenziali di base mirate all’acquisizione e allo sviluppo di abilità e comportamenti specifici per la gestione dei problemi legati alla non autonomia. Da ultimo, per rispondere all’esigenza di inclusione ed empowerment, sono stati messi a disposizione i riferimenti di servizi interattivi online, dedicati al contatto, alla condivisione e all’amicizia tra coloro che stanno sperimentando la stessa sofferenza. Il messaggio finale è che senza il caregiver familiare di certo tutto sarebbe più difficile. Franco PesaresiÈ Direttore dell’Azienda servizi alla persona ASP AMBITO 9 di Jesi (AN). È membro di “Network Non Autosufficienza” (NNA) che realizza annualmente il “Rapporto sulla non autosufficienza in Italia” ed è autore di numerose pubblicazioni fra le quali il volume Quanto costa l’RSA (Maggioli Editore). Blog: https://francopesaresi.blogspot.com/
a cura di Franco Pesaresi | 2021 Maggioli Editore
25.00 € 23.75 €
UVMD: come funziona?
Ogni regione può presentare termini diversi per indicare lo stesso servizio (UVM, UVMD, UVD, ecc…). Inoltre, ogni realtà provinciale ha persino peculiari disposizioni su come deve svolgersi la valutazione multidimensionale ma, in generale, l’UVMD una volta ricevuta una domanda di assistenza domiciliare da un medico, o da altri operatori, raggiunge il domicilio del paziente, lo valuta attraverso numerose scale e strumenti, elabora il progetto previsto, lo propone al soggetto delle cure e alle sue famiglie e si allinea con l’erogatore del servizio (che può essere l’azienda sanitaria stessa o un ente convenzionato come una cooperativa).
Inoltre collabora alla definizione o alla redazione stessa del Piano di Assistenza Individuale (PAI) e una volta completato lo condivide con il paziente, la sua famiglia e in caso sia previsto l’infermiere ADI preposto ad erogare l’assistenza.
In alcune regioni, è previsto che per ogni caso deve essere individuato un case manager, scelto in base alla prevalenza del bisogno (clinico, sociale o infermieristico) che si assumi la piena responsabilità della presa in carico del paziente e della compilazione del piano assistenziale individuale.
Autore: Dario Tobruk (Profilo Linkedin)
Leggi anche:
Piano Assistenziale Individualizzato o PAI, le regole per compilarlo
Scrivi un commento
Accedi per poter inserire un commento