Urinocoltura: procedura infermieristica da catetere e da mitto intermedio

Dario Tobruk 02/02/21
L’esame colturale delle urine o chiamato anche urinocoltura è uno degli esami più richiesti in quanto è fondamentale per diagnosticare una infezione delle vie urinarie (IVU). I risultati si basano sulla quantità di colonie batteriche riscontrate nell’urinocoltura da mitto intermedio o quella da catetere vescicale. Per questo motivo è fondamentale che nella urinocoltura la procedura infermieristica sia eseguita correttamente, senza contaminazioni che potrebbero dare falsi positivi.

Inoltre, il campione di urine dovrebbe essere sempre accompagnato da anamnesi clinica e farmacologica, ad esempio è fondamentale sapere, in caso di antibiogramma, se il paziente sta assumendo antibiotici o no. È preferibile che il paziente esegui un esame colturale delle urine prima dell’antibioticoterapia.

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Procedura infermieristica per urinocoltura da mitto intermedio e catetere vescicale

Preparazione del paziente e razionale

L’obiettivo da raggiungere nella procedura infermieristica per l’urinocoltura è quella di raccogliere un campione di urine non contaminato, da destinare ai laboratori per eseguire un antibiogramma sulle colture delle urine.

È necessario garantire la privacy del paziente, e informarlo dei motivi che portano a raccogliere le sue urine per eseguire degli esami colturali spiegandogli la procedura di raccolta.

La raccolta delle urine deve avvenire in un contenitore in plastica sterile, a bocca larga, con tappo a vite. Possibilmente con sistema Vacutainer per il prelevamento sterile e non contaminante nelle provette sottovuoto.

Le urine da coltura vanno prelevate alla prima minzione del mattino o nel caso non fosse possibile le urine devono aver sostato in vescica almeno 3/4 ore. Nel paziente con sintomi acuti di infezioni delle vie urinarie, invece, possono essere prelevate in qualsiasi momento.

Il campione di urina deve essere consegnato in laboratorio immediatamente, se per qualche motivo ciò non fosse possibile, deve essere conservato in frigorifero al massimo per 24 ore, dopo questo periodo il campione è compromesso e non deve essere analizzato. Molti laboratori non accettano mai due campioni di urinocoltura lo stesso giorno.

Materiale occorrente

  • Guanti monouso
  • Contenitore sterile, etichetta e richiesta
  • Per procedura urinocoltura da catetere vescicale a permanenza: contenitore sterile tampone con disinfettante e siringa da 10 ml con ago 23-25 gauge;
  • Per procedura esame di urinocoltura da mitto intermedio: soluzione detergente, salvietta, contenitore per campione sterile;
  • Per raccogliere un campione di urina da un paziente senza controllo urinario: soluzione detergente, salvietta, sacca di raccolta di urine, pannolino;

Procedura esame di urinocoltura da mitto intermedio

  • Lavarsi le mani e indossare i guanti monouso;
  • Verificare il grado di autonomia e comprensione del paziente:
    • in caso di piena autonomia, addestrare sulla preparazione dell’esame urinocoltura da mitto intermedio;
    • in caso di dipendenza, prestare assistenza secondo capacità del paziente.
  • Procedura di raccolta dell’urinocoltura da mitto intermedio diversificata per genere:
    • Nell’uomo, dopo aver lavato le mani, eseguire igiene perineale completa con detergente saponoso, con particolare attenzione al glande del pene, dopo retrazione del prepuzio ed esposizione del meato urinario. Asciugare con panno pulito o carta assorbente. Iniziare a urinare, quindi trattenere il flusso di urine, porgere il contenitore sotto il flusso e rilasciare le urine fino a riempire il contenitore al massimo di 3/4, trattenere di nuovo il flusso, scostare il contenitore e svuotare completamente la vescica. Chiudere il contenitore sterilmente senza toccare i bordi , in seguito consegnarlo all’infermiere che con guanti monouso pulisce e disinfetta il contenitore, lo etichetta e lo invia in laboratorio.
    • Nella donna, dopo aver lavato le mani, eseguire igiene perineale completa con detergente saponoso, con particolare attenzione a pulire il perineo tenendo separate le grandi labbra, dal meato urinario verso l’ano e non il contrario. Asciugare con panno pulito o carta assorbente. Iniziare a urinare avendo attenzione di mantenere separate le grandi labbra per tutta la procedura di raccolta delle urine, quindi trattenere il flusso, porgere il contenitore sotto il flusso e rilasciare le urine fino a riempire il contenitore al massimo di 3/4, trattenere di nuovo il flusso, scostare il contenitore e svuotare completamente la vescica. Chiudere il contenitore per urinocoltura sterilmente e senza toccare i bordi, in seguito consegnarlo all’infermiere che con guanti monouso pulisce e disinfetta il contenitore, lo etichetta e lo invia in laboratorio.

Procedura urinocoltura da catetere vescicale

  • Lavarsi le mani e indossare i guanti monouso;
  • posizionare il paziente per evidenziare la porta d’aspirazione a sistema chiuso del catetere vescicale a permanenza ;
  • clampare il lume del catetere vescicale per permettere che si accumulino le urine (ne bastano pochi ml);
  • disinfettare la porta di aspirazione del catetere e aspirare con siringa e ago le urine;
  • rimuovere la clamp e garantire che
  • aprire sterilmente il contenitore di raccolta e riversare le urine;
  • dopo aver raccolto le urinocoltura del paziente cateterizzato, etichettare il contenitore con dati del paziente e data di raccolta;
  • inviare in laboratorio o conservare in frigorifero;

 Procedura urinocoltura attraverso sacchetto di plastica adesivo

Questa procedura va eseguita quando il paziente non ha il controllo della minzione (pazienti pediatrici e geriatrici, soprattutto).

  • Lavarsi le mani e indossare i guanti monouso;
  • Posizionare il paziente supino;
  • eseguire cure igieniche totali nella zona genitoperineale e sovrapubica con attenzione particolare alla stessa procedura similare agli altri casi (vedi sopra);
  • risciacquare con acqua sterile e asciugare garze sterili;
  • applicare la sacca di raccolta, come da istruzioni della casa produttrice, sul perineo, coprendo il pene e lo scroto del bambino, il meato urinario e la vagina nella bambina. Controllare che l’adesivo sia ben aderito e che non ci possano essere perdite o contaminazioni esterne;
  • rimuovere i guanti e lavarsi le mani;
  • controllare ogni 15 minuti per massimo 90 minuti, successivamente, ripetere l’operazione dall’inizio;
  • appena ottenuto il campione di urine da sacchetto adesivo, reindossare i guanti dopo aver lavato le mani e rimuovere la sacca da urine adesiva delicatamente e vuotarle nel contenitore sterile;
  • chiudere il contenitore sterilmente, disinfettarlo, ed etichettarlo con dati del paziente e data di raccolta;
  • eseguire igiene del paziente;
  • inviare in laboratorio entro pochi minuti o conservare in frigorifero;

Procedura finale

  • Eliminare tutto il materiale contaminato
  • Documentare le procedure

Autore: Dario Tobruk (Profilo Linkedin)

Fonti:

  • L’infermiere – Manuale teorico-pratico per i concorsi e la formazione professionale – Marilena Montalti e Cristina Fabbri – Maggioli Editore – Maggio 2020 (X Edizione).
  • Pratica infermieristica Notes – 2°Ed. – di Myers e Hopkins – edizione Minerva Medica

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