Va pronto soccorso, rimane bloccato in ascensore con l’infermiere e poi muore: indagini in corso

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Un uomo ha presentato un esposto ai Carabinieri di Susa per la morte del padre, un signore di 84 anni, avvenuta nell’ospedale della città. L’anziano era stato ricoverato in pronto soccorso con un codice verde dopo una caduta dalle scale di casa.


Un’inchiesta dovrà ora chiarire il ruolo di un episodio avvenuto durante il ricovero nel decesso. L’anziano infatti era rimasto bloccato insieme a un infermiere per 50 minuti nell’ascensore della struttura. Tuttavia, al momento, non è stata accertata alcuna correlazione tra il guasto e il decesso.


«Mio papà non era più lucido – ha dichiarato il figlio al quotidiano La Stampa – avevano deciso di mettergli l’ossigeno. Volevano portarlo al piano seminterrato per una radiografia, ma è rimasto bloccato in ascensore per 50 minuti senza ossigeno. Il tecnico per il guasto è arrivato poi da Venaria. So che è rimasto bloccato perché io e mia madre eravamo in ospedale e lo abbiamo visto entrare in ascensore su una barella, accompagnato da credo due infermiere».


Secondo l’ospedale di Susa, non è anomalo il trasporto di un paziente in ascensore, tranne nei casi di particolare gravità, dove gli esami radiologici vengono effettuati direttamente al letto del paziente. In questo caso, l’anziano era considerato complesso, ma non in condizioni tali da non poter prendere l’ascensore. Inoltre, il decesso è avvenuto non subito dopo il blocco, ma pochi giorni dopo. Sarà ora compito della Procura verificare se il guasto, durato quasi un’ora, possa aver peggiorato le condizioni del paziente.

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Alessio Biondino

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