Approvato il decreto vaccini, ma la protesta online di alcuni genitori continua

Molto si è discusso sulla conversione in legge del decreto 7 giugno 2017, n. 73, recante disposizioni urgenti in materia di prevenzione vaccinale, che in Italia sancisce da ieri l’obbligatorietà di alcuni vaccini. Il caotico quadro generale di affermazioni ha trovato humus fertile sui social, vettore di conoscenza generica e delle volte approssimativa, che ha dato vita a una serie di allarmismi sulle possibili conseguenze negative della vaccinazione sui più piccoli.

Ancora timori sui vaccini

Preoccupazioni legittime e affatto di poco conto, legate al timore che gravi malattie possano essere causate proprio dalla vaccinazione, ma i dati scientifici a supporto di queste teorie sono fin da subito sembrati carenti ed il sostegno della scienza si è fermato a qualche sparuta affermazione di dubbio.

La Camera ha approvato il decreto vaccini,mediante il quale sarà possibile l’iscrizione agli asili nido e alle scuole materne ai soli bambini vaccinati. Per i genitori che non osserveranno l’obbligo sono imposte sanzioni economiche. Ricordiamo che per l’iscrizione a scuola le vaccinazioni obbligatorie sono 10:

  • l’anti-polio,
  • l’anti-difterite,
  • l’anti-tetanica,
  • l’anti-epatite B,
  • l’anti-pertosse
  • l’anti-Haemophilus influenzae tipo b,
  • anti-morbillo (fino al 2020),
  • anti-rosolia (fino al 2020),
  • anti-parotite (fino al 2020),
  • anti-varicella (fino al 2020).

 

Di recente anche la magistratura si è occupata della vicenda, in particolare La sesta sezione civile della Cassazione ha dichiarato inammissibile il ricorso presentato da un genitore contro la sentenza con cui la Corte d’appello di Salerno aveva negato il risarcimento al figlio minore. Il padre del ragazzo aveva adito i giudici sulla base del presupposto che il figlio avesse contratto una “encefalopatia immunomediata ad insorgenza post vaccini e con sindrome autistica” a causa della terapia vaccinale somministrata. Congettura questa smontata in punto di diritto dalla Suprema Corte, sulla base delle affermazioni rese da un’equipe di consulenti tecnici incaricata dai giudici che hanno escluso in generale qualsiasi nesso tra l’uso dei vaccini e la particolare malattia, sostenendo in particolare che: lo stato attuale della ricerca scientifica e medica non consente di ipotizzare alcuna correlazione concreta tra i vaccini e lo sviluppo di patologie. 

Calmare gli animi e interrompere la cattiva informazione

Questa decisione potrebbe, per lo meno, calmare gli animi di coloro i quali continuano a ritenere impossibile l’ingerenza dello stato sulle vicende inerenti la salute privata del cittadino. Questione questa intricata e dai molti aspetti, ma che deve essere giocoforza analizzata dal punto di vista non solo dei genitori, ma sopratutto di coloro i quali senza le vaccinazioni potrebbero essere lesi nel loro diritto alla salute (Art 32 Cost.)

Una vicenda complessa, sulla quale però è necessario interrogarsi, la acclarata affermazione di non correlazione tra autismo e vaccinazione, come indicato dalla Corte di Cassazione nella pronuncia sopra richiamata, segna certamente un importante passo in direzione della vaccinazione obbligatoria. Senza che questo sia motivo per ulteriori dibattiti, è necessaria una presa di coscienza collettiva che sia guidata da motivazioni scientifiche e giuridiche a sostegno di ogni tesi supportata, per evitare di scadere in facili e pericolosi qualunquismi.

 

http://www.dimensioneinfermiere.it/articolo-32-della-costituzione-diritto-autodeterminazione-spunti-e-riflessioni/

Martino Di Caudo

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