Presto obbligo vaccinale?
Decisione attesa anche dalle agenzie italiane ed europee, l’approvazione oltreoceano del vaccino si allinea alla necessità politica di introdurre l’obbligo vaccinale a larga scala. Nonostante la maggior parte dei paesi industrializzati ha raggiunto un’ampia popolazione di vaccinati (in Italia si va per il 70%), una fetta consistente di cittadini è riluttante ad aderire alla campagna non per manifeste ideologie no-vax, ma per precauzione nei confronti della propria salute. L’obbligo vaccinale smuoverebbe dinamiche sociali e politiche che potrebbero reclutare ulteriori fette di popolazione e, inoltre, porre ai no-vax una serie di paletti per soppesare le proprie convinzioni.
I dati presentati alla FDA
I dati rilevati dalla sperimentazione clinica di un campione di 44mila partecipanti in diverse parti del mondo hanno convinto la Fda a ritenere Comirnaty un vaccino efficace. I dati parlano chiaro: un tasso del 91% di efficacia nella prevenzione dell’infezione (leggermente inferiore dei primi dati che davano un 95%).
Peter Marks, responsabile vaccini della Fda, all’approvazione del vaccino accompagna una nota frutto di una revisione di centinaia di migliaia di pagine di dati e attente ispezioni dei luoghi di produzione: “Il pubblico e la comunità scientifica possono essere certi che, anche se abbiamo approvato questo vaccino in tempi rapidi, è pienamente in linea con i nostri standard elevati“. Milioni di persone in tutto il mondo hanno ricevuto il vaccino Pfizer e nonostante le sirene dei social gli effetti collaterali sono ancora rari e sempre reversibili.
Gli aspetti giuridici dei vaccini
La necessità di dare una risposta a una infezione sconosciuta ha portato a una contrazione dei tempi di sperimentazione precedenti alla messa in commercio che ha suscitato qualche interrogativo, per non parlare della logica impossibilità di conoscere possibili effetti negativi a lungo termine. Il presente lavoro intende fare chiarezza, per quanto possibile, sulle questioni più discusse in merito alla somministrazione dei vaccini, analizzando aspetti sanitari, medico – legali e professionali, anche in termini di responsabilità. Fabio M. DonelliSpecialista in Ortopedia e Traumatologia, Medicina Legale e delle Assicurazioni e in Medicina dello Sport. Professore a contratto presso l’Università degli Studi di Milano nel Dipartimento di Scienze Biomediche e docente presso l’Università degli Studi della Repubblica di San Marino. Già docente nella scuola di Medicina dello Sport dell’Università di Brescia, già professore a contratto in Traumatologia Forense presso l’Università degli Studi di Bologna e tutor in Ortopedia e Traumatologia nel corso di laurea in Medicina Legale presso l’Università degli Studi di Siena. Responsabile della formazione per l’Associazione Italiana Traumatologia e Ortopedia Geriatrica. Promotore e coordinatore scientifico di corsi in ambito ortogeriatrico, ortopedico-traumatologico e medico-legale.Mario GabbrielliSpecialista in Medicina Legale. Già Professore Associato in Medicina Legale presso la Università di Roma La Sapienza. Professore ordinario di Medicina Legale presso la Università di Siena. Già direttore della UOC Medicina Legale nella Azienda Ospedaliera Universitaria Senese. Direttore della Scuola di Specializzazione in Medicina Legale dell’Università di Siena, membro del Comitato Etico della Area Vasta Toscana Sud, Membro del Comitato Regionale Valutazione Sinistri della Regione Toscana, autore di 190 pubblicazioni.Con i contributi di: Maria Grazia Cusi, Matteo Benvenuti, Tommaso Candelori, Giulia Nucci, Anna Coluccia, Giacomo Gualtieri, Daniele Capano, Isabella Mercurio, Gianni Gori Savellini, Claudia Gandolfo.
AA.VV. | 2021 Maggioli Editore
12.90 € 10.32 €
Anche Andrea Crisanti, famoso microbiologo dell’Università di Padova, approva la scelta della FDA ai microfoni di SkyTg24: “Penso che l’approvazione elimini una serie di ambiguità, ho sentito tantissime volte persone dire che non si vaccinano perché l’autorizzazione è solo emergenziale. Non c’è più questo alibi: i vaccini sono stati somministrati in quattro miliardi di dosi e hanno degli effetti collaterali minimi e reversibili. Dal punto di vista giuridico, quello di Pfizer diventa un vaccino approvato e questo apre le porte a provvedimenti di legge che possono indurre all’obbligo di vaccinazione”.
Dopo Pfizer, anche Moderna è in attesa di approvazione della richiesta. Johnson & Johnson, invece, dovrebbe presentare domanda in tempi brevi.
Leggi anche:
https://www.dimensioneinfermiere.it/bufale-sui-vaccini-vademecum-delliss-riconoscerle/
Scrivi un commento
Accedi per poter inserire un commento