In questi giorni, purtroppo, stiamo assistendo a una sorta di inspiegabile guerra di alcuni cittadini contro gli operatori sanitari. Le motivazioni? Nessuna in particolare.
Anzi, forse… Tutte: sembra infatti che ogni scusa sia diventata buona per malmenare l’infermiere o il medico di turno e per sfasciare un po’ tutto all’interno dei nostri ospedali.
I casi non si contano più
C’è chi minaccia le infermiere di staccargli la testa (VEDI), chi gli torce i polsi per ottenere certificati (VEDI), chi devasta i pronto soccorso picchiando qua e là e sputando (VEDI) e chi prova a entrare nel Guinness dei primati malmenando sette operatori tutti insieme (VEDI).
C’è anche chi è contro i vaccini e per questo prende a pugni gli infermieri all’hub vaccinale (VEDI), chi vuole farsi togliere il catetere e quindi scaglia sedie contro il personale (VEDI), chi lancia panche (VEDI), chi organizza vere e proprie spedizioni punitive per linciare sanitari e devastare reparti (VEDI).
Le motivazioni
Cosa è successo? La pandemia e il lockdown hanno inevitabilmente fatto uscire di senno parecchie persone? Oppure è il caldo che sta mettendo a dura prova le loro connessioni sinaptiche?
Magari niente di tutto ciò: forse, anche questo non è altro che un segno che si sta ritornando alla normalità pre-Covid. È semplicemente terminato l’effimero periodo degli ‘eroi’, tutto qui.
Perciò diversi utenti, con chissà quanta rabbia repressa e con chissà quale scolarità, consci di una pressoché certa impunità e sicuri non si sa bene perché che tutto gli sia dovuto, hanno ricominciato a esprimere il loro lato più selvaggio all’interno dei nostri ospedali. Così come avveniva prima della pandemia.
Le soluzioni
Il problema della violenza sugli operatori sanitari ha oramai raggiunto proporzioni tali da dover pensare in fretta a soluzioni immediate e magari efficaci per arginare il fenomeno.
Già, perché tra leggi assai poco utili presentate in pompa magna e Osservatori sulla Violenza che non si sono mai riuniti, a quanto pare non si è risolto un granché. Nemmeno una recente pronunciazione della Suprema Corte di Cassazione (VEDI) è riuscita a spaventare i violenti.
Servono presidi fissi delle forze dell’ordine negli ospedali, anche solo in quelli ‘più a rischio’. Ci vogliono pene esemplari per chi aggredisce gli operatori sanitari e mette a ferro e fuoco gli ospedali. Ma soprattutto… È indispensabile la certezza della pena.
Perché, come ricordato dal consigliere campano Borrelli qualche aggressione fa (dalle sue parti gli episodi di violenza non si contano più…), “Gli ospedali non possono essere più trincee di guerra, non si può lavorare in queste condizioni di violenza e di terrore”. E
“Chi assalta un ospedale va arrestato senza remore”.
Autore: Alessio Biondino
Sputa ai sanitari, li spintona e distrugge il pronto soccorso
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